Sestino: l’anniversario dell’Unità d’Italia con “Le mani che lavorano"

Un gruppo di persone che sono un elemento vitale del nostro comune
L’Associazione “Le mani che lavorano” si sta dimostrando sempre di più un elemento vitale per Sestino. E attraverso risultat i- di sempre più partecipate iniziative - con i quali il “locale” viene superato con momenti di cultura a tutto tondo. Ne è esempio la celebrazione dell’anniversario dell’unità d’Italia- in calendario il 17 scorso - realizzata in varie modalità e con un ottimo lavoro che rappresenta la cartina geografica dell’Italia, risultato di una particolare maestria di mani che ”giocano” col merletto a fusello. Il calendario patriottico non ha una grande partecipazione e an che per questo l’opera della associazione si mostra meritevole di attenzione.
In cantiere, dopo una già intensa attività nei mesi scorsi, un programma che comprende molti importanti appuntamenti.
Il 25 aprile, in occasione della riapertura del soggetto che attualmente si configura come la principale attrazione turistica per Sestino, cioè il Parco faunistico di Ranco Spinoso, si terrà al suo interno una particolare iniziativa, che valorizza anche la caratteristica ambientale, certamente oggi tema di strettissima attualità a livello globale. “Mostra al Parco di Ranco Spinoso”, dunque. Intenso il programma. Alle ore 11,00, alla presenza delle autorità, sarà aperta una mostra con opere realizzate da adulti con materiali naturali per restare strettamente collegati al rispetto di quanto la natura offre e produce: suggestioni e materiali che vanno dal senso pratico allo stimolo poetico o artistico. I lavori richiamano anche l’importanza dell’artigianato tradizionale, il lavoro delle mani, quindi, che oggi spesso è sostituito dalle macchine. Nella mostra confluiranno anche disegni realizzati da bambini, perché la “rieducazione” alla manualità è importante che parta già in età scolare. La manifestazione prevede la partecipazione della poetessa Mariapia Renzi, del poeta Loris Ferri, dello scrittore Marco Roselli. A tutti i partecipanti, a sottolineare l’aspetto ambientale, verrà donata una piantina da mettere a dimora. L’appuntamento è preceduto, il 28 marzo, da un “pomeriggio creativo” propedeutico alla realizzazione delle opere da esporre.
Sabato, 18 marzo, il programma prevede la “pulizia del frutteto” che circonda la Pieve di S.Pancrazio, mentre è già stato realizzato di recente il “corso di base di frutticultura e olivicultura” per la potatura delle piante da frutto, tenuto dal dott. Marco Roselli, dal prof. Ivano Sensi e Giorgio Ferri Marini, rappresentante della “giovane” associazione “Trattoristi di Sestino”. Non è casuale anche questa iniziativa ed è una presa di coscienza che sono cambiati il paesaggio dei nostri campi, la pluralità delle produzioni locali e tradizionali, l’abilità a “lavorare” le piante: non molto tempo fa la nostra campagna era caratterizzata da vigneti, da numerosi alberi da frutto - meli, peri, ficaie, ciliegi, noci, susini e anche ulivi - che oggi non compaiono più negli ampi campi arati ma che possono tornare ad essere parte importante e tipica delle produzioni agricole locali e quindi occorre aggiornare una manualità dispersa.
La sede della Associazione, che ha in Brunella, Katia, Orano anime indefesse, ubicata in Via Roma, nel centro storico di Sestino, è un vero “museo” espositivo, dove troneggiano anche molti lavori di pittura di tutto rilievo. Nell’insieme, infine, le varie iniziative movimentano partecipazione e curiosità anche da vari paesi di questa area interna: appenninica, il che non è cosa di poco conto per rilanciare il comune di Sestino, dove anche l’Associazione Onlus ”BBB”, è sorta per contribuire a uscire da una situazione postpandemica- e non solo – di impoverimento di una comunità in decrescita di popolazione e di suggestioni per il futuro.
(Giancarlo Renzi)
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