Caprese Michelangelo, cane muore avvelenato: necrologio in tutto il Comune

Iniziativa di sensibilizzazione dei proprietari. Monica Crestini racconta quanto accaduto
“Un gesto di pura vigliaccheria, impossibile da perdonare: ma voglio anche sensibilizzare la popolazione per questo fenomeno che da anni sta interessando il territorio di Caprese Michelangelo. Questo, anche, il motivo del necrologio che io personalmente ho affisso nei 15 punti indicati dal Comune”. Monica Crestini non si dà pace e vuole sapere tutta la verità per il suo Mat (pronuncia Met), un bellissimo maschio di due anni di pastore belga morto lo scorso 1° febbraio a seguito di avvelenamento nella zona di Fragaiolo. “Mat non era un cane qualunque perché era figlio di campioni italiani, sloveni e svizzeri di bellezza oltre ad essere fratello di Manliot anch'esso campione di bellezza italiano, di San Marino e sloveno e in gara per il titolo di campione italiano di agility – prosegue Monica Crestini, figura conosciuta per essere il comandante della Polizia Municipale di Monte San Savino – ma soprattutto teneva compagnia a mia madre essendo, questa, una vera e propria razza da guardia; uno dei pochi, forse l’unico, pastore belga presente in Valtiberina”. Ma racconta anche i fatti. “Era un cane giovane e abitudinario, non si allontanava mai da casa se non più di 200-300 metri – dice Monica – la mattina usciva attorno alle 6.30 quando mia madre gli apriva la porta, ma dopo neppure un’ora era sempre rientrato: così è sempre stato, tranne mercoledì 1° febbraio quando non è tornato, o meglio lo ha fatto dopo il richiamo. Quando si è presentato davanti alla porta agonizzante e con la bava alla bocca aveva la lingua blu: subito abbiamo capito che c’era qualcosa di strano. È stato allertato il veterinario di Anghiari che lo ha soccorso intubandolo e preparandolo per la lavanda gastrica, ma il suo cuore non ha retto e ha ceduto dopo poco”. Ed entra nello specifico. “Vogliamo sapere la verità e proprio per questo sono stati espiantati gli organi tra cui il cuore, l'intestino e i reni mentre lo stomaco era completamente bruciato a brandelli; organi che ho consegnato personalmente all’istituto zooprofilattico di Arezzo per gli esami”. A Caprese Michelangelo, ed in particolare nella zona di Fragaiolo, non è la prima volta che si verificano casi di questo tipo: ieri mattina, insieme ai carabinieri forestali della Stazione di Pieve Santo Stefano, è intervenuto anche il personale del Nucleo Antiveleno delle Foreste Casentinesi di stazza a Chiusi della Verna. E’ stata ‘battuta’ una superfice di oltre un ettaro su indicazione anche dei proprietari dell’animale che hanno ripercorso i luoghi abitudinari di Mat, ma non è emerso nulla. “E’ stata ovviamente sporta denuncia dell’accaduto, informato il sindaco di Caprese Michelangelo con la speranza che la questione possa essere affrontata anche in consiglio ed è mia intenzione farlo anche nei confronti del Prefetto di Arezzo – sottolinea Monica Crestini – nel weekend, poi, ho deciso di realizzare e attaccare personalmente un necrologio, un annuncio di morte, in tutto il territorio di Caprese con accanto una poesia e un saluto a lui dedicato ma anche per informare e soprattutto sensibilizzare la popolazione su questa problematica. Per me e mia mamma Enrica è stato un grande colpo al cuore, un forte danno emotivo ma vogliamo sapere tutta la verità”. Sono attesi per questa settimana i risultati degli esami di laboratorio sugli organi che in primis dovranno indicare la sostanza utilizzata: vista la colorazione e il tipo di reazione avuta sullo stomaco dal punto di vista visivo, non viene escluso neppure liquido refrigerante per le auto.
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