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Sisma tra Turchia e Siria: oltre 1800 vittime

Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata nel sud della Turchia

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Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Il bilancio provvisorio è di oltre 1800 morti e miglia di feriti.  Purtroppo il numero delle vittime si aggrava di ora in ora. Il sisma ha colpito la zona del nord della Siria nelle vicinanze con il confine turco dove sono morte centinaia di persone. Secondo l'Istituto geologico degli Stati Uniti, le vittime del sisma potrebbero essere almeno 10mila.

Ingenti i danni

Il sisma è avvenuto alle 4:17 del mattino (le 2:17 ora italiana) e ha avuto il suo epicentro nei pressi di Gaziantep, città del sud est della Turchia a una cinquantina di chilometri dal confine siriano. C'è stata anche una nuova scossa di magnitudo 7.5 registrata nella parte centrale della Turchia alle 10:24 del mattino, le 11:24 in Italia. È stata avvertita anche a Damasco, Latakia e altre zone della Siria Centinaia gli edifici distrutti dal sisma: oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell'Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo. Danneggiato anche l'antico castello di epoca crociata di Margat. L'edificio, conosciuto localmente come Marqab, risale all'11/mo secolo e si trova sulle montagne che sovrastano il porto siriano di Baniyas ed era situato lungo la strategica via che collegava i porti di Tartus e di Latakia. Il governo turco fa sapere in una nota che "finora è giunta la segnalazione di un totale di 2.824 edifici crollati". 

I soccorsi

Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato sulla situazione. Il presidente della Mezzaluna Rossa in Turchia, Kerem Kınık, ha invitato i cittadini di tutto il paese a donare il sangue sottolineando che tutte le scorte sono state inviate nelle regioni colpite dal terremoto. Lo riporta Hurriyet.

"Squadra volley di Hatay sotto macerie"

Le 14 giocatrici della squadra di pallavolo femminile della provincia turca di Hatay sono sotto le macerie del palazzetto dello sport crollato dopo il sisma di stanotte. remoto. Ne dà notizia la Cnn Turca riportando l'appello su twitter del giocatore di Alanya Belediyespor Eneshan Can che invita a fare le ricerche per tentare di trovare le giocatrici ancora in vita.

Revocata l'allerta tsunami per l'Italia

Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che è stato revocato l'allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane in seguito al sisma di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria registrato alle ore 02.17. La revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell'Ingv. È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30. Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che è stato revocato l'allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane.scuole.

Tajani: "Tutti gli italiani contattati, stanno bene"

"Nella zona dove c'è stato il sisma più forte, ci sono 21 italiani: li abbiamo raggiunti e ci risulta che stiano tutti quanti bene. Nella zona più ampia ci sono 168 italiani: dagli incroci che abbiamo fatto, ci risulta che siano tutti in salvo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti del terremoto tra Turchia e Siria.

Scuole chiuse ad Ischia

Scuole chiuse ad Ischia stamattina per l'allerta tsunami. Nonostante che attualmente il rischio di maremoto sia stato declassificato i primi cittadini ischitani avevano fatto partire le procedure per chiudere le scuole ed avvertire la popolazione del potenziale pericolo.

Farnesina: "Nessun connazionale coinvolto"

Al momento "non risultano feriti o morti tra i connazionali" nelle zone colpite dal sisma in Turchia e Siria. Lo rendono noto fonti della Farnesina. "A seguito del violento terremoto, l'Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell'area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali", precisa la Farnesina. "A tutti gli italiani presenti nelle zone colpite a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, si richiede di registrarsi sul sito "Dove siamo nel mondo" e scaricare la APP "Unità di Crisi" per cellulari, attivando la geolocalizzazione".

Decine edifici crollati ad Aleppo e a Latakia

Decine sono i palazzi di Aleppo, martoriata città siriana in parte distrutta dalla guerra, sono crollati nella notte. Lo riferisce la tv di Stato siriana, mentre da Aleppo giungono notizie, non verificabili sul terreno, di circa un "migliaio" di persone intrappolate sotto le macerie. Mentre nel porto siriano di Latakia dove sono crollati 52 edifici si contano  42 persone morte, 220 feriti e centinaia di dispersi sotto le macerie. Il bilancio è in continuo aggiornamento.

Sopravvissuto in Siria: "Peggio di bombe Assad"

"Quello che ho vissuto stanotte è peggio dei bombardamenti di Assad": con questa frase uno dei sopravvissuti siriani al terremoto di questa notte, che ha colpito il sud della Turchia e il nord-ovest della martoriata Siria in guerra, ha commentato riferendosi al contestato presidente siriano Bashar al Assad, la vastità della distruzione nel distretto di Idlib, in una regione fuori dal controllo del governo centrale siriano. Parlando ai microfoni della tv Suriya, portavoce delle istanze delle opposizioni anti-Damasco, il sopravvissuto originario di Khan Shaykhun, nella regione di Hama ha detto: "Quando siamo dovuti scappare anni fa dalle nostre case distrutte ci siamo lasciati alle spalle morte e distruzione... ma quello che ho visto stanotte è peggio dei bombardamenti di Assad".

Mattarella a Erdogan: "Italia vi è vicina"

"Ho appreso con profonda tristezza e seguo con attenzione le notizie sul sisma che ha così gravemente colpito la zona sud orientale della Turchia, causando numerosissime vittime e feriti. In questo momento di lutto l'Italia è vicina, con sentimenti di partecipe solidarietà, al dolore dell'amico popolo turco. La prego di accogliere, signor Presidente, le espressioni del più sincero cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale". E' quanto si legge nel messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente della Repubblica di Turchia

Meloni: "Solidarietà a popolazioni colpite"

"Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite". Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Tajani: "Aiuti dalla protezione civile"

"Ho appena parlato con il ministro degli Esteri della Turchia Mavlut Cavusoglu per esprimergli la vicinanza dell'Italia e per mettere a disposizione la nostra Protezione Civile". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Casa Bianca: "Pronti a fornire aiuto"

Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per le notizie del terribile terremoto di oggi in Turchia e in Siria. E' quanto si legge in un comunicato della Casa Bianca. "Siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria. Il Presidente Biden ha incaricato l'Usaid di valutare le opzioni di risposta degli Stati Uniti per aiutare le persone più colpite. Continueremo a monitorare da vicino la situazione in coordinamento con il governo della Turchia", si legge nella nota.

Josep Borrell: "L'Europa è pronta ad aiutare"

L'Ue è pronta ad aiutare", ha scritto in un tweet l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell. L'Europa ha, infatti, attivato il suo meccanismo di protezione civile con l'invio di squadre di soccorso, come ha spiegato il commissario Ue alle Crisi Janez Lenarcic.

Von der Leyen: "Piena solidarietà"

"Piena solidarietà alle popolazioni della Turchia e della Siria dopo il terremoto mortale che le ha colpite questa mattina. Siamo in lutto con le famiglie delle vittime. Il sostegno dell'Europa è già in arrivo e siamo pronti a continuare ad aiutare in ogni modo possibile". Lo dichiara la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un tweet.

Macron: "Francia pronta a fornire aiuti"

La Francia è "pronta a fornire aiuti di emergenza alle popolazioni" in Turchia e Siria dopo il violento terremoto che ha ucciso centinaia di persone in entrambi i Paesi: lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron. "Immagini terribili arrivano dalla Turchia e dalla Siria dopo un terremoto di forza inaudita. La Francia è pronta a fornire aiuti di emergenza alla popolazione locale. I nostri pensieri sono rivolti alle famiglie in lutto": ha scritto Macron su Twitter.

Scholz: "La Germania invierà aiuti"

"Seguiamo con sgomento le notizie del terremoto nella regione di confine tra Turchia e Siria", lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "La Germania naturalmente invierà aiuti", ha aggiunto.

Zelensky: "Pronti a fornire assistenza"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso su Twitter le sue condoglianze alle vittime del terremoto cha ha colpito nella notta il sud della Turchia ed ha offerto assistenza. "Siamo al fianco del popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro", ha affermato Zelensky in un tweet.

Putin ad Assad, Russia vi è vicina

La Russia è vicina al popolo siriano colpito duramente dal terremoto di questa notte. E' quanto si legge nel messaggio inviato poco fa dal presidente russo Vladimir Putin al suo collega siriano Bashar al Assad, secondo una trascrizione dell'agenzia governativa siriana Sana.

6 febbraio 2023

Redazione
© Riproduzione riservata
06/02/2023 06:26:23


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