La scuola Medaglia Miracolosa delle suore di Santa Marta di Viciomaggio chiuderà

I genitori dei bambini chiedono aiuto al Vescovo di Arezzo-Cortona e Sansepolcro Andrea Migliavacca
Brutte notizie per le famiglie aretine: la scuola Medaglia Miracolosa delle suore di Santa Marta di Viciomaggio chiuderà a giugno 2023. La notizia è stata comunicata ai genitori degli alunni dalle suore che operano nella struttura. Alla base della decisione definita ci sarebbe la mancanza di personale religioso, la difficoltà a sostituire le suore, il numero esiguo degli alunni e grosse difficoltà economiche.
"Abbiamo cercato nel corso degli anni di fare tutto quello che potevamo per mantenere questo servizio a Viciomaggio, basti pensare agli ingenti lavori realizzati recentemente per mettere l'ambiente della scuola in sicurezza, ma ora la situazione è diventata particolarmente pesante e insostenibile per cui è stata necessaria questa decisione. Non verranno aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico 2023/2024 sia per l'infanzia che per la primaria. Gli alunni che già frequentano la scuola dell'infanzia e la prima, la seconda, la terza e la quarta elementare, dovranno provvedere all'iscrizione in un'altra scuola per l'anno prossimo”.
I genitori, rimasti sconvolti dalla notizia, si sono appellati al nuovo vescovo:
"L’istituto Medaglia Miracolosa di Viciomaggio ha avuto un ruolo importante nella nostra comunità sin da quando è stato fondato come centro di accoglienza per i bambini orfani. La scuola è un gioiello anche dal punto di vista didattico, con insegnanti preparate, strutture tecnologiche, all’avanguardia e con eccellenti risultati nell’istruzione dei bambini. Quanto detto finora è importante per tutti noi, ma ci teniamo a sottolineare che l’Istituto è fondamentale soprattutto per l’educazione e per la socializzazione dei bambini affetti da disturbi di apprendimento. Molti alunni si sono creati il loro ambiente familiare fatto di compagni, amici, di maestre sempre attente alle loro esigenze e di Madri sempre pronte ad ascoltarli. Le chiediamo di aiutarci; noi non ci arrendiamo a una chiusura senza aver prima tentato ogni strada percorribile: abbiamo già contattato aziende che sono pronte a sostenere economicamente nel medio-lungo periodo l’Istituto e tutte hanno dato la loro disponibilità. Le chiediamo di accogliere la nostra richiesta per condurre quanto meno i bambini attualmente presenti alla fine del loro ciclo di studi."
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