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Morto l'attore Lino Capolicchio, aveva 78 anni

Tra i protagonisti della stagione dello sperimentalismo e del cinema italiano anni '70

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Nato a Merano e cresciuto a Torino si era trasferito poi a Roma, dove ha frequentato l'Accademia nazionale d'Arte drammatica 'Silvio D'Amico'. È stato uno dei protagonisti della stagione dello sperimentalismo e della militanza del cinema italiano degli anni Settanta. Gli esordi professionali si compiono presso il Piccolo Teatro di Milano nella compagnia di Giorgio Strehler. Tra i suoi film più importanti 'Metti, una sera a cena' di Giuseppe Patroni Griffi, 'Il giovane normale' di Dino Risi e il film premio Oscar di Vittorio De Sica 'Il giardino dei Finzi Contini', con il quale vince il David di Donatello. Con Pupi Avati lavora poi come protagonista in 'La casa delle finestre che ridono'. 

Il ricordo dei registi
'Il cinema era la sua linfa vitale'. Questo il commento dei registi Luke Anthon, al secolo Luca Antonetti, e Giuseppe Tandoi, alla notizia della morte di Lino Capolicchio. L'ultimo suo contributo davanti alla macchina da presa lo aveva visto interpretare la parte di protagonista nella docufiction "Siate pronti - Le chiavi di Papa Celestino V" girato in Abruzzo e diretto proprio da Anthon e Tandoi.

Il lavoro era stato presentato all'Aquila in anteprima nazionale lo scorso anno in più occasioni, anche alla presenza dello stesso Capolicchio. 'Mi colpisce - commenta Luke Anthon - la forza straordinaria dell'attore che si è confrontato con questo lavoro, pur essendo visibilmente provato dalla malattia. Tuttavia, quando era nei panni di Celestino ritrovava una forza vitale inattesa. Fuori dal set era un'altra persona.

'La morte è solo un inganno - commenta Tandoi - al di là del velo, il grande maestro Lino Capolicchio è vivo più che mai, intento a recitare con gli angeli. È stato un onore averlo conosciuto in questa vita, è stato un onore lavorare con lui mentre interpretava papa Celestino V. Lo ringrazio davvero - aggiunge - per aver accettato questo ruolo, nonostante le sue difficili condizioni di salute. Ha dimostrato un'enorme forza d'animo e una grande caparbietà. Un vero professionista, oltre che un grande inestimabile attore. Il mio abbraccio e la mia stima saranno sempre con lui. Adesso grandi meraviglie lo attendono nei regni invisibili'.

Il ministro della Cultura Francheschini: 'perdiamo un grande attore a tutto tondo'
'Con dolore apprendo della scomparsa di Lino Capolicchio. Un grande attore, sceneggiatore e regista che ha lavorato con i grandi maestri del cinema e del teatro italiano. Un artista a tutto tondo, capace di entrare in profondità nei ruoli e di indagare le tante sfumature dell'essere umano, a partire dalla magistrale interpretazione nel film premio Oscar, Il giardino dei Finzi Contini. Il capolavoro di Vittorio De Sica che ha cambiato la vita di Capolicchio legandolo per sempre a Ferrara, la mia città, e al suo maestro Giorgio Bassani. Mi stringo alla famiglia e a tutti gli amici in questo triste momento'. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Redazione
© Riproduzione riservata
04/05/2022 14:15:08


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