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L’Egitto vuole chiedere un risarcimento da un miliardo di dollari alla Ever Given

Per l'incidente nel Canale di Suez: la nave è ancora sequestrata

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L'Autorità del Canale di Suez (Sca) chiederà un miliardo di dollari (circa 850 milioni di euro) di risarcimento per le perdite subite a causa del blocco di sei giorni del traffico marittimo causato dall'incagliamento della gigantesca portacontainer Ever Given. Lo ha annunciato il presidente dell'Autorità del Canale di Suez, l'ammiraglio Osama Rabie, intervistato da Sada El-Balad. Il risarcimento richiesto, ha spiegato, non solo riguarderà la perdita di 14-15 milioni di dollari di entrate al giorno, ma anche il rimborso delle spese per l'utilizzo di draghe e di rimorchiatori usati per disincagliare il cargo. «E' un diritto dell'Egitto essere risarciti», ha detto Rabie, affermando che «abbiamo messo in atto molti sforzi e molto lavoro per salvare la nave. Abbiamo perso entrate giornaliere. Ci meritiamo un risarcimento». Il presidente della Sca ha quindi spiegato: «Stiamo calcolando i costi sostenuti per l'utilizzo di draghe e di rimorchiatori che hanno lavorato 24 ore su 24 ore per sei giorni e stiamo stimando alcuni danni sulla riva del canale». Rabie ha quindi rivendicato il fatto che il gigantesco cargo sia stato rimesso a galla in modo professionale e senza causare «una singola crepa» allo scafo. «Questa nave trasporta merci per un valore di oltre 3,5 miliardi di dollari. Abbiamo risparmiato loro un'enorme somma di denaro. Abbiamo salvato la nave e il carico», ha sottolineato. «Abbiamo spostato la nave in soli sei giorni. Ci sarebbero voluti tre mesi per farlo se l'incidente fosse avvenuto in un paese diverso dall'Egitto», ha aggiunto. Rabie ha quindi confermato che è in corso un'inchiesta finalizzata a comprendere le cause dell'incidente e che la Ever Given resterà ferma fino al suo completamento, ovvero fino a quando non verrà raggiunto un accordo sul risarcimento. «Potremmo arrivare a un accordo in modo amichevole e ottenere un risarcimento forfettario», ha detto Rabie sperando che il «caso si chiuda in due tre giorni». Affermando che «se sono intelligenti non litigheremo», Rabie ha detto che «i proprietari della Ever Givenstanno collaborando. Hanno partecipato al processo di recupero e in passato non abbiamo avuto problemi con loro».

Le navi ancora in attesa di attraversare il Canale
Intanto sono ancora 249 le navi in attesa di poter attraversare il Canale di Suez. Lo rende noto su Twitter la Leth Agencies, spiegando che 122 navi stanno aspettando il via libera per poter transitare da Port Said, nel Mar Mediterraneo, mentre 127 navi restano in coda di transito da Suez, l'ingresso al canale dal Mar Rosso. A queste si aggiungono le duecento navi che hanno modificato la loro rotta a causa del blocco. 

Redazione
© Riproduzione riservata
03/04/2021 07:47:20


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