Il papa a Baghdad: “Un dovere essere in questa terra martire”
La prima volta nella storia per un Pontefice. Altissime le misure di sicurezza
Francesco è il primo Pontefice giunto in Iraq, nella terra di Abramo, padre delle religioni monoteiste. Il Papa, rigorosamente in mascherina, all'arrivo all'aeroporto internazionale di Baghdad, è accolto dal primo ministro Mustafa Abdellatif Mshatat, conosciuto come Al- Kadhimi. Viene mantenuta la stretta di mano nonostante l'emergenza sanitaria. Due bambini in abito tradizionale consegnano un omaggio floreale al Papa. Dopo la presentazione delle rispettive delegazioni e la guardia d'onore, Bergoglio e il primo ministro raggiungono la sala vip dell'aeroporto per un breve incontro in privato.
È una Baghdad blindata quella che sta accogliendo Francesco nei primi minuti dall'arrivo. Le strade sono costellate da militari e polizia, anche con mezzi blindati. Sorvolano il cielo alcuni elicotteri militari. Subito fuori dall'aeroporto si sono comunque viste piccole folle di persone con bandierine irachene e vaticane e cartelli di «benvenuto» per papa Francesco. Il resto della città invece è praticamente vuoto, quasi tutti i negozi sono chiusi e non ci sono persone nelle strade. L'Iraq in questi giorni è in lockdown a causa della pandemia. Alle 15 locali (13 ora italiana) Francesco arriverà al palazzo presidenziale di Baghdad dove sarà accolto dal presidente della Repubblica d'Iraq, Barham Ahmed Salih Qassim, e dalla consorte. Dopo l'esecuzione degli inni e la presentazione delle rispettive delegazioni, Francesco riceverà un omaggio floreale da due bambini.
La foto ufficiale
Foto ufficiale, e poi insieme al Presidente della Repubblica e alla consorte, si dirigerà nello studio dove ha luogo la visita di cortesia. Dopo l'incontro privato e la presentazione della famiglia, il Presidente accompagnerà il Papa nella sala dove avviene lo scambio dei doni. Al termine della visita di cortesia andranno nel grande salone del palazzo presidenziale dove ci sarà l'incontro con le autorità, i rappresentanti della società civile e i membri del corpo diplomatico.
L’Inno alla Gioia per l’accoglienza
All'arrivo all'aeroporto di Baghdad, Papa Francesco è stato accolto dalle note dell'Inno alla Gioia di Beethoven, eseguito da una banda delle forze armate irachene. Bergoglio, che indossava la mascherina, si è tolto la papalina prima di scendere dalla scaletta dell'aereo. Sulla guida rossa il primo ministro della Repubblica d'Iraq, Mustafa Abdellatif Mshatat.
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