Bella pubblicazione da parte della Proloco Vivere a Borgo Sansepolcro
Un libro veramente interessante sulla valorizzazione del complesso degli Agostiniani
Facendo seguito alla ultra decennale indagine ed interessamento presso le Istituzioni per la valorizzazione e restauro degli affreschi tre-quattrocenteschi di Santa Chiara, la Pro Loco VIVERE A BORGO SANSEPOLCRO si è fatta promotrice del raffinato studio esposto nella pubblicazione La Chiesa degli Agostiniani a Sansepolcro – Architettura e decorazioni tra tardo medioevo e primo rinascimento dello storico Giacomo Guazzini, arricchito dal saggio di Elena Squillantini, edito dalla storica Tipografia La Pliniana.
L’iniziativa ha coinvolto anche Pro Loco Cisa, Pro Loco Gragnano, Pro Loco Gricignano, Pro Loco Santa Fiora, Pro Loco Trebbio, Avis – Sezione di Sansepolcro, Gruppo dei “Cavaliere del Trebbio”, Società Rionale di Porta Romana, Università dell’Età libera e ovviamente il Comune di Sansepolcro. Dopo i quattro volumi de La nostra Storia, coordinati dal prof. Andrea Czortek, e dopo il volume Il giovane Piero della Francesca e la cultura della sua terra di James R. Banker, con questa nuova pubblicazione si riafferma e si consolida la decisione delle nostre Associazioni, guidate dall’Assessore alla Cultura del Comune di Sansepolcro Gabriele Marconcini, di lavorare assieme per far conoscere al più vasto pubblico dei nostri associati e concittadini Sansepolcro nei suoi diversi aspetti, storico, artistico, sociale, e i personaggi che ne hanno definito la grandezza.
In questo caso si tratta poi della preziosa ricerca di due giovani storici dell’arte che rappresentano il futuro di questa disciplina, che confermano con il loro lavoro quanti aspetti siano ancora da studiare ed analizzare del patrimonio artistico di Sansepolcro. Il Testo riguarda una realtà specifica, ovvero il complesso conventuale degli agostiniani, passato successivamente alle suore di Santa Chiara per approdare nel secolo scorso a sede delle Scuole elementari cittadine. Questo ultimo e attuale utilizzo rende questo luogo profondamente caro ai nostri concittadini, che da generazioni qui continuano ad imparare a “leggere, scrivere e far di conto”.
La chiesa adiacente ha avuto, come il convento una storia travagliata, prima intitolata a Sant’Agostino, poi a Santa Chiara, poi utilizzata durante la prima guerra mondiale per le truppe, di seguito trasformata in cinema cittadino, palestra scolastica e oggi infine, dopo il restauro in occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Piero della Francesca, prestigioso auditorium. La ricostruzione ambientale a cui giungono gli autori attraverso lo studio degli affreschi staccati dalla nostra chiesa, con riferimento alle diverse committenze e attribuendole a vari autori, ci dà una idea di vitalità artistica, religiosa e sociale, e del rapporto dinamico e continuo tra comunità religiosa e laica, che fanno di questa realtà un luogo identitario della nostra comunità.
La lettura è adattissima al cultore della materia ma anche al semplice amante del nostro paese, della sua arte e lunga storia, con l’auspicio che uno sguardo attento al passato e alle ricchezze che da sempre la nostra terra ha saputo esprimere incoraggino soprattutto i più giovani a coltivarne il futuro.
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