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Un biturgense ai mondiali di ciclismo, "Fred": "Un'emozione unica"
Federico Morini è nello staff della nazionale azzurra. "Con Filippo Ganna fino alla fine"
“L’emozione è sicuramente unica, non dimenticherò certamente quei momenti”. Era presente anche un pizzico di Sansepolcro negli ultimi mondiali di ciclismo che si sono tenuti a Imola lo scorso weekend; mondiali che hanno poi portato l’oro al giovane Filippo Ganna nella cronometro iridata pedalando alla media di 53 chilometri orari. Federico “Fred” Morini – 44enne originario di Selci, seppure oggi residente a Sansepolcro – ha fatto parte dello staff che si è preso cura degli azzurri. Dopo l'esperienza con i ragazzi della pista, infatti, è arrivata la chiamata del commissario tecnico Davide Cassani per inserirlo nel proprio staff: Fred infatti è diventato un apprezzato massiofisioterapista, ennesima tappa di una vita affrontata sempre con grinta e passione per la bicicletta. “Io vengo dal ciclismo e sono molto legato a quell’ambiente – commenta Fred Morini – ho fatto il professionista, seppure oggi mi occupo della parte medica degli atleti: ti confronti con medici e dottori, ma anche con tanti corridori che attualmente seguo privatamente nel mio studio. Insomma, conosco bene questo mondo. Nel corso degli anni, però, ho sempre rifiutato ruoli all’interno delle squadre perché ti portano a stare lontano da casa, ma il rapporto con la nazionale è nato circa tre anni fa con la chiamata dell’allora CT Marco Villa per un ritiro su pista a Roubaix con élite e under 23. Poi, essendo piaciuto a lui e agli atleti del campionato europeo subito dopo, sempre in pista , sono stato chiamato per il ritiro pre mondiale su strada per i mondiali in UK nel 2019, la Coppa del Mondo su pista di Hong-Kong, New Zeland, Australia 2019 e il Mondiale a Berlino nel marzo 2020 sempre su pista dove abbiamo vinto la medaglia d’oro con Filippo Ganna: record mondiale e argento con il quartetto. Lo stesso Ganna ha chiesto me a Villa e Davide Cassani per Imola 2020: si fida e io cerco di fare del mio meglio da neo borghese”. Come detto, per Morini alle spalle c’è un passato importante da ciclista dilettante con diverse vittorie che gli sono valse il passaggio tra i professionisti: dopo la vittoria in una tappa del Giro dell'Austria 2001 con la maglia della Gerolsteiner, il terribile infortunio in allenamento; una caduta sulla strada della Montesca gli provoca uno shock midollare e la paraparesi degli arti inferiori. Lui non si ferma, diventa giornalista e poi commentatore sportivo; lavora nel mondo Bianchi – azienda leader nel settore del ciclismo – per poi entrare nell’ambiente medico diventando massiofisioterapista. C’è anche la laurea in psicologia, apprezzata dal centro studi del Coni, e il ruolo di Massofisio - Osteopata all’interno dello staff azzurro. “Quella del weekend è stata una grande esperienza, poi coronata con l’oro – aggiunge Fred Morini – ero con Filippo (Ganna) fino a 45 minuti prima del via: mi ha chiesto di fare un trattamento sul diaframma, fastidio probabilmente dovuto alla forte tensione di quei momenti. Un piacere per me far parte di questa squadra: Ganna è un giovane più che promettente, con una qualità e una forza quasi unica. Ma la cosa che mi ha colpito molto è il messaggio che mi ha mandato subito dopo la gara: eravamo distanti appena 50 metri e mi ha voluto ringraziare per il trattamento eseguito”.
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