Conte: “Proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre”
Ma Salvini non ci sta e si rivolge al Quirinale
Si alla proroga fi no al 15 ottobre. Giuseppe Conte a Palazzo Madama entra subito nel vivo del dibattito. E chiarisce che durante il Consiglio dei ministri è emersa la necessità di allungare lo stato di emergenza sino a ottobre. «La proroga – ha spiegato Conte nell’aula del Senato – è una facoltà espressamente prevista dalla legge e attivabile ogni qual volta, anche a distanza di tempo dell'evento, si rende necessaria. Questa esigenza si verifica quasi sempre. Lo dimostrano diversi precedenti». Del resto, argomenta il capo del governo, lo stato di proroga si rende necessario per contrastare la pandemia «che non si è risolta. C'e' una imprevedibile evoluzione, e la pandemia non ha esaurito i suoi effetti. Se decidessimo diversamente cesserebbero di avere effetto le ordinanze», osserva il presidente del Consiglio ricordando che sono state adottate 38 ordinanze in questi mesi. «Pur in assenza», quindi, spiega il presidente del Consiglio, «del vincolo normativo» ritengo doveroso condividere «con il Parlamento la decisione della proroga dello stato di emergenza». Non ci sta ovviamente Matteo Salvini. Il leader della Lega è da giorni, infatti, sempre più convinto che prorogare lo stato d’emergenza sia inutile. E a non a caso, ha manifestato tutte le sue perplessità al Capo dello Stato. In un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - definito "cordiale" da fonti leghiste -, Matteo Salvini ha espresso «grande sconcerto e preoccupazione per la volontà del governo di prolungare lo stato di emergenza in assenza di giustificazioni sanitarie e giuridiche a supporto della scelta, per l'aumento esponenziale degli sbarchi di queste settimane (con problemi sanitari e sociali gravissimi soprattutto nel nostro Sud), per l'assoluto caos sulla scuola a proposito di riapertura, assunzioni, futuro degli otto milioni di studenti italiani e dei 200mila insegnanti precari».
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