"Il M5S dà il Ministero della famiglia al 'partito di Bibbiano'?"
È questa la domanda che circola all'interno del centrodestra e nel mondo cattolico tradizionalista
"Il M5S regala il Ministero della famiglia al Pd. Ma non erano il 'partito di Bibbiano'?". A chiederselo non è solo il leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ma anche una parte del mondo cattolico, preoccupato e perplesso per la nomina di Elena Bonetti a Ministro della Famiglia.
"La lobby LGBT festeggia la nomina di Elena Bonetti al ministero della famiglia, rievocandola tra gli autori della "carta del coraggio" che nel 2014 consegnò una parte significativa dello scoutismo cattolico italiano alle posizioni LGBT friendly di Renzi e delle sue unioni civili", ha tuonato dal suo profilo Facebook il senatore leghista Simone Pillon,vicino alle istanze degli organizzatori del Family Day e allarmato al pensiero che gli attivisti Lgbt possano chiedere subito l'approvazione della "per chiudere definitivamente la bocca a chi vorrebbe fermare la dittatura gender". Il primo a gioiere per l'arrivo della Bonetti è, infatti, Franco Grillini, fondatore e leader storico di Arcigay, che commenta: "I nomi non sono semplici 'poltrone', ma l'indicazione esatta del profilo programmatico della nuova maggioranza che deve segnare una netta discontinuità con l'esecutivo precedente, soprattutto in materia di diritti civili così dileggiati da Salvini e dal ministro tradizionalista e anti modernista Fontana, che si è esercitato persino nella negazione delle nuove famiglie"
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