Ambiente Curiosità

Le piante da interni che arredano e purificano l’aria

Esistono alcune piante in grado di assorbire le tossine e le sostanze tossiche

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La maggior parte delle persone pensa alle piante da interni come semplice complemento d’arredo.

In realtà alcune ricerche condotte dalla NASA sull’argomento hanno dimostrato che alcune di esse possono addirittura migliorare la qualità dell’aria in casa, assorbendo sostanze dannose per l’organismo come il benzene presente nei detergenti e nei pesticidi.

Secondo la NASA, fra le piante che svolgono questa utile funzione ci sono le gerbere, che si presentano alla vista come delle grandi margherite colorate. Nonostante siano originarie di Continenti molto caldi come l’Africa e l’Asia, reggono bene anche in casa purché siano ben esposte alla luce solare.

Simile alla gerbera è il Chrysanthemum morifolium, che appartiene alla famiglia dei crisantemi. I suoi fiori dai colori giallo, bianco e rosa sono quelli che alla prova dei fatti risultano i migliori nell’eliminare le sostanze tossiche.

Se al contrario si cerca qualcosa di più elegante e quindi più facile da abbinare con il resto degli arredi, si può optare per lo spatafillo, caratterizzato da lunghe foglie di colore verde scuro. Nonostante il suo potere purificante, il suo fiore bianco può dare irritazione alla pelle: quindi attenzione se in casa ci sono animali o bambini piccoli.

Un’altra alleata contro l’aria “cattiva” degli spazi domestici è l’edera, pianta decorativa sempreverde di cui esistono numerose varietà. Essendo rampicante, se ne consiglia la coltivazione sul balcone o sulle pareti dove può crescere rigogliosa. Nei piccoli appartamenti di città, in alternativa all’edera si può acquistare l’aloe vera, che ha tantissimi benefici tra cui appunto quello di assorbire le tossine rilasciate per esempio dalle pitture e dagli inchiostri.

Nell’elenco stilato dalla NASA ci sono inoltre il potos, capace di eliminare il 73% del benzene in appena 24 ore, la felce di Boston, imbattibile contro la formaldeide, una sostanza potenzialmente cancerogena presente nelle buste di carta, nei compensati e persino nei fazzoletti. Alla voce piante-arbusto ci sono invece due grandi classici di uffici e sale d’attesa in generale: il ficus benjamin, risultato tra i migliori nell’eliminazione di agenti inquinanti emessi dal mobilio e tappeti, e la dracena o tronchetto della felicità, che richiede pochissima manutenzione e tanto sole.

Infine, non può mancare la cosiddetta “lingua di suocera” dall’inconfondibile foglia ondulata a serpente che, durante il riposo notturno, trasforma le molecole di anidride in ossigeno, e il nastrino anche noto come “pianta ragno” che grazie alle sue foglie appuntite rimuove grandi percentuali di monossido di carbonio.

Notizia e Foto tratta da Il Giornale
© Riproduzione riservata
23/10/2018 09:20:55


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