Frode sui materiali per la costruzione del ponte Leonardo in Valdarno?

Il pm Julia Maggiore ha chiesto il rinvio a giudizio dei titolari di una ditta fiorentina
Frode in materiali da costruzione: il pm Julia Maggiore ha chiesto il processo per Francesco e Monia Varvarito, titolari di una ditta di costruzioni di Firenze, in relazione al ponte Leonardo, che collega Montevarchi con Terranuova Bracciolini sovrastando anche l’autostrada A1 (quasi 500 metri la sua lunghezza) nei pressi dell'uscita Valdarno e che è stato inaugurato appena 4 anni fa, nell’ottobre del 2014. In ottobre, il Gip dovrà decidere se rinviare a giudizio i due: l’inchiesta del pm Maggiore si è concentrata sull’azienda, che in subappalto avrebbe dovuto occuparsi della costruzione delle rampe. La Guardia di Finanza aveva seguito tramite Gps gli spostamenti dei camion della Varvarito, appurando come i mezzi non transitassero dal centro di riciclaggio inerti di Bucine (cosa che avrebbero dovuto fare), ma scaricassero direttamente nel cantiere. Il successivo controllo degli inerti avrebbe poi evidenziato che, invece di rocce da scavo, si sarebbe trattato di materiali di altro tipo. Alla luce delle indagini e dopo l’avviso di chiusura, il pubblico ministero Julia Maggiore ha chiesto il rinvio a giudizio dei due titolari della ditta fiorentina e sarà adesso il giudice dell’udienza preliminare a doversi pronunciare in merito a una vicenda comunque sensibile visto che di ponti si parla. Il ponte Leonardo è costato 57 milioni di euro, 43 dei quali finanziati dalla Regione.
(foto tratta da www.lanazione.it)
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