In gravi condizioni a Siena il 25enne di Pistrino sbalzato dalla moto ad Aboca

Lungo intervento chirurgico alla testa e ora il trasferimento in rianimazione
In lotta fra la vita e la morte. Si sono rivelate più gravi di quanto ipotizzato le condizioni del giovane M.L., residente a Pistrino di Citerna, che nel pomeriggio di martedì è stato sbalzato dalla sua moto lungo la strada 258 Marecchiese nell’incidente avvenuto vicino ad Aboca, nel territorio comunale di Sansepolcro. Attualmente, il centauro è ricoverato in rianimazione al policlinico delle Scotte di Siena (nella foto) dopo il delicato intervento chirurgico al quale è stato sottoposto l’altra notte. Un brutto scherzo del destino ha voluto che tutto questo gli accadesse proprio nel giorno del suo 25esimo compleanno: M.L. è infatti nato il 24 luglio 1993 e lavora alle dipendenze di Aboca, la rinomata azienda che ha preso il nome dalla località biturgense in cui ha la sede. Erano da poco passate le 17 quando è uscito in sella alla sua Yamaha per far rientro a casa: il tempo di percorrere 500 metri in discesa verso Sansepolcro ed ecco il tremendo impatto con la Jeep Wrangler che proveniva nell’opposto senso di marcia, condotta da un uomo sulla sessantina non originario della zona, che si stava recando a San Marino per motivi di lavoro; la dinamica dello scontro, soprattutto per verificare con attenzione quale dei due veicoli sia eventualmente finito fuori traiettoria, è al vaglio dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sansepolcro, giunti sul posto per i rilievi assieme all’ambulanza del 118 e all’automedica, i cui addetti – una volta resisi conto del forte trauma cranico commotivo riscontrato – hanno subito allertato il Pegaso, che ha caricato lo sfortunato 25enne ed è volato in direzione di Siena. Nel corso della notte – come già anticipato – i medici chirurghi hanno proceduto con una lunghissima operazione per ridurre l’ematoma e impedire una sua possibile estensione; il ragazzo ha subito anche diverse fratture agli arti e in altri punti, ma non è questo, al momento, l’aspetto che preoccupa di più. Una volta uscito dalla sala operatoria, è stato trasferito in rianimazione, dove dovrà rimanere per una settimana; la prognosi stilata dai sanitari è ovviamente riservata. Cosa dunque sia avvenuto sulle serpentine della Marecchiese non è ancora noto; di certo, rimangono le insidie celate sui 17 chilometri complessivi che collegano Sansepolcro con il valico di Viamaggio, teatro a volte di disgrazie per i motociclisti, con particolare riferimento a quelli provenienti da Romagna e Marche, che anche attraverso i social si dichiarano “innamorati” di un tracciato pronto poi a trasformarsi in trappola letale.
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