Lepre morta, chiusa in un sacchetto e poi gettata nel giardino: atto intimidatorio ad Arezzo?

Vittima l'ex consigliere comunale, legato anche alla questione delle sagre
Una lepre morta, chiusa dentro un sacchetto di plastica e gettata poi con violenza nel giardino di un’abitazione. Gesto sicuramente ignobile, ma che allo stesso tempo può essere visto pure come un atto intimidatorio. È quanto si è verificato questa mattina ad Arezzo, nell’abitazione di Flavio Sisi, ex consigliere comunale e protagonista della vicenda legata alle sagre. Amaro in bocca ed episodio che è stato raccontato da lui stesso nella propria pagina Facebook con tanto di fotografia dell’animale. “Altro post pubblico... Stamani il mio risveglio è stato questo: Ho trovato dentro la mia proprietà una busta con una lepre uccisa. Perdonate la crudeltà delle immagini ma volevo essere chiaro che, sia che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto, sia che si tratti di una sorta di avvertimento, non è servito a un c…. Forse un bracconiere? O qualche buontempone? O forse avvelenare il mio cane? O magari farmi capire che mi devo dare una regolata? Quel che è certo è che il gesto è stato intenzionale perché il sacchetto si trovava diversi metri dentro il mio giardino che è completamente recintato e con una siepe di 2mt, quindi è stato lanciato anche con forza; abitando in aperta campagna, se qualcuno voleva disfarsene aveva molto altro spazio a disposizione. Se qualche idiota pensa di spaventarmi così si sbaglia, certi gesti mi dimostrano solamente che la strada è quella giusta”. Una vicenda sicuramente contorta, in cui le forze dell’ordine dovranno sicuramente far luce.
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