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Rinascimento e Contemporaneità: al via una nuova stagione di mostre a Città di Castello

Appuntamento alla "Event Room" della Pinacoteca comunale tifernate

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La stagione espositiva della Event Room della Pinacoteca di Città di Castello inaugura il 2025, sabato 22 marzo 2025 alle ore 11.00, con un nuovo filone d’indagine: quello dedicato alla critica d’arte, che segue quelli già avviati nel 2024 su il collezionismo, le ricorrenze e i centenari di artisti come: Gerardo Dottori e Novello Bruscoli. Un filone quello della critica d’arte solitamente poco indagato nelle mostre, ma che completa se non addirittura talvolta rende pienamente fruibile, la lettura dell’opera al di là di ogni mera emozione visiva. Non si poteva dunque immaginare una personalità diversa da quella di Vittorio Brandi Rubiu per avviare questo nuovo spazio di approfondimento. 
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“Prosegue la valorizzazione dell’anima contemporanea della città, con al centro la nostra Pinacoteca” dichiara l’assessore alla Cultura del comune tifernate Michela Botteghi, sottolineando come “la mostra su Vittorio Rubiu Brandi, curatore della monografia del 1975 e del primo Contributo al catalogo generale di Alberto Burri, che rappresenta il fondamento della nostra anima contemporanea e di cui sarà esposta un’opera. È solo il primo degli eventi che prevediamo nel 2025 e sarà da apripista ad altri interessanti approfondimenti in una Event room, completamente rinnovata”. 
“La mostra rafforza ancora di più il legame della città al contemporaneo, in un contenitore che è custode della storia tifernate ma che in verità coinvolge in pieno la storia d’Italia. Avere un’apertura dal punto di vista disciplinare verso la critica d’arte come momento di riflessione per l’arte italiana e internazionale con una figura come quella di Vittorio Rubiu Brandi non fa altro che potenziare la ricchezza culturale e di pensiero che questa città offre agli abitanti e ai turisti. Per l’occasione anche la Event Room ha rinnovato la propria estetica con il colore guida del 2025 che invitiamo il pubblico a scoprire visitando la Pinacoteca”.  
 
Come illustra Lorenzo Fiorucci, curatore della mostra, “Brandi Rubiu, classe 1928, è legato in modo indissolubile con Città di Castello per la lunga frequentazione con Alberto Burri di cui fondamentale rimane la monografia del 1975 e il primo Contributo al catalogo generale delle opere del maestro tifernate del 1963. L’attività del critico non si limita però a studiare l’innovativa pittura di Burri, ma si arricchisce di nomi di primo piano dell’arte italiana del dopoguerra da Renato Guttuso a Edgardo Mannucci, passando per Afro Basaldella e Giorgio Morandi. Una ricerca che lo porta ad essere un testimone del proprio tempo coniugando maestri già affermati con giovani artisti coevi fotografando, da vero critico militante, le evoluzioni e gli sviluppi linguistici dei maestri della nuova generazione. Tra questi ultimi Brandi Rubiu è tra i primi a recensire una mostra di Mario Schifano, e a dedicarsi con numerosi articoli a Mario Ceroli, Eliso Mattiacci, ma anche Gino De Dominicis e soprattutto Pino Pascali al quale lega indissolubilmente il suo nome firmando la prima monografia del giovane scultore scomparso nel settembre del 1969.” 
La Event Room vuole più che altro testimoniare questa attività esponendo opere in parte provenienti dalla collezione del critico, ma soprattutto documenti, pubblicazioni, articoli e fotografie che raccontano anche del legame con un altro protagonista della scena critica italiana del dopoguerra: Cesare Brandi, una delle menti più brillanti che la critica e la storia dell’arte italiana abbia avuto, accanto a quelle di Roberto Longhi, Lionello Venturi e Giulio Carlo Argan, già noto ai più nel secondo dopo guerra per aver aperto una nuova visione teorica sul restauro delle opere antiche, mentre nella sua attività di critico ha seguito artisti come lo spoletino Leoncillo, il senese Piero Sadun ma anche Toti Scialoja, Picasso, Gauguin, Monet anche se i due più grandi punti di riferimento rimangono Giorgio Morandi e Alberto Burri. Due artisti che spesso ha affiancato nelle sue letture e che ha amato fino alla fine. Vittorio Brandi Rubiu, divenuto erede di Cesare Brandi, si farà portatore anche del lascito morale e custode della memoria intellettuale del pensiero brandiano.  
 
La mostra è resa possibile grazie anche ai presiti di collezionisti privati tra cui la Galleria Delle Arti di Luigi Amadei, Galleria, Giampaolo Abbondio di Todi e alcuni prestatori privati di Roma, un particolare ringraziamento a Marco Tonelli, Fabio Mariacci. L’inaugurazione si terrà nella event room della Pinacoteca tifernate sabato 22 marzo 2025 alle ore 11.00       
 
VITTORIO BRANDI RUBIU: TRA ARTE E VITA
Documenti e opere da Burri a Pascali
A cura di Lorenzo Fiorucci
Città di Castello Pinacoteca Event Room: 22 marzo – 2 giugno 2025

Redazione
© Riproduzione riservata
16/03/2025 09:26:10


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