Alessandro Masi nuovo Presidente della giuria del Premio Letterario “Città di Castello”
Masi subentra all'attore, regista teatrale e poeta Alessandro Quasimodo
Sarà lo storico dell’arte e saggista Alessandro Masi, Segretario generale della Società Dante Alighieri, a guidare il Premio Letterario 'Città di Castello, alla XIX edizione nel 2024. Lo ha annunciato Antonio Vella, Presidente dell’Associazione culturale “Tracciati Virtuali” e promotore della storica manifestazione tifernate, il 16 novembre durante l’iniziativa “Open House”, che si è tenuta nella cittadina umbra con un centinaio di scrittori e artisti.
Alessandro Masi subentra all'attore, regista teatrale e poeta Alessandro Quasimodo, figlio del Nobel 1959, che ha guidato il premio dalla sua prima edizione portando a Città di Castello lustro e visibilità. “Misurarsi con un cognome del genere certo non è facile – ha dichiarato Masi –, ma ciò non toglie che il Premio ‘Città di Castello', ben più che maggiorenne, debba crescere in qualità e in quantità ricercando una propria identità territoriale e nello stesso tempo aprendosi all’internazionalizzazione, sfruttando le nuove tecnologie e facendo leva sul ricco patrimonio di personalità che oggi compongono la giuria”.
Nato nel 2007 da un'intuizione di Bruno e Antonio Vella, il Premio è diventato un punto di riferimento nel variegato panorama dei concorsi letterari italiani sia per il prestigio della giuria che per la crescente qualità del progetto, riconosciuta dalle massime istituzioni del Paese. Per tre edizioni consecutive il Premio ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Oltre a quelle classiche su Narrativa, Poesia e Saggistica, il Premio propone originali sezioni speciali come “Mondi e culture sulle sponde del Mediterraneo”, che promuove l’interazione culturale, economica e sociale tra l’Italia e i Paesi dell'area. “Riprendiamoci il futuro” invita i giovani ad appassionarsi alla cultura, alla lettura e alla scrittura come strumenti per combattere bullismo, cyberbullismo e violenza di genere.
Avviata con l’edizione 2024, la sezione innovativa “Destinazione Altrove - La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo” è riservata a tutti i reclusi e le recluse dei penitenziari italiani ed è realizzata in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Società Dante Alighieri. Questa sezione intende contribuire all’accrescimento culturale delle persone detenute anche nell’ottica di un loro futuro reinserimento nella società. Quest’anno hanno partecipato autrici e autori da 22 istituti penitenziari italiani.
L’organizzatore del Premio, Antonio Vella, ha dichiarato: “Quest'occasione mi consente di ringraziare Alessandro Quasimodo, elemento fondamentale per la nascita e per la crescita della manifestazione: il suo prezioso e infaticabile lavoro ha rappresentato le solide fondamenta sulle quali si è costruito il progetto fin dalla prima edizione. Al tempo stesso desidero rivolgere un ringraziamento e un augurio di buon lavoro al Prof. Alessandro Masi per aver accettato il nostro invito ad assumere la presidenza della giuria. Sono certo, interpretando anche il sentimento della nostra Associazione e dell'Amministrazione Comunale di Città di Castello a cui il premio lega il suo nome, che il prof. Masi con la sua preparazione e competenza farà in modo che il Premio Letterario ‘Città di Castello' potrà essere capace di rinnovarsi e di essere specchio di modernità e progresso, di crescita culturale, di trasformazione, di nuovi orizzonti di scambio e confronto, sempre più in grado di parlare alle nuove generazioni.”
IL PREMIO Sin dalla sua prima edizione nel 2007, il Premio letterario Città di Castello ha coinvolto intellettuali, scrittori, giornalisti e protagonisti della cultura italiana: Pier Luigi Vercesi (Corriere della Sera), Giulio Ferroni (storico della letteratura italiana), Osvaldo Bevilacqua (giornalista e conduttore televisivo), Carlo Verdone (regista e attore), Antonio Padellaro (scrittore e giornalista), Claudio Pacifico (Ambasciatore d'Italia), Benedetta Rinaldi (giornalista e conduttrice Rai), Luciano Monti (docente universitario e scrittore), Anna Kanakis (scrittrice e attrice), Marinella Rocca Longo (docente universitaria), Maria Borio (scrittrice e ricercatrice), Giovanni Zavarella (giornalista e critico), Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde), Valerio Massimo Manfredi (scrittore), Aldo Forbice (scrittore e giornalista), Barbara Palombelli (scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva). La nuova sezione speciale "Destinazione altrove" ha accolto opere (poesie e racconti brevi) provenienti da 22 istituti penitenziari italiani.
ALESSANDRO MASI, storico dell’arte e giornalista, dal 1999 è Segretario generale della Società Dante Alighieri e, dal 2023, Vicepresidente esecutivo. Docente di Storia dell’Arte Contemporanea nell’Università Telematica UNINETTUNO, insegna Marketing e management dei beni culturali nei Master della IULM e della LUISS di Roma. Presidente della Giuria tecnica del Premio letterario “Città di Penne” e il Premio “Mario Arpea” di Rocca di Mezzo (AQ), ha collaborato con varie riviste d’arte e quotidiani nazionali. È stato Direttore editoriale del trimestrale Terzocchio e della rivista telematica Artwireless e collabora con le trasmissioni televisive Terza pagina, Il Caffè e Dorian – l’arte non invecchia, entrambe in onda su Rai5. In rappresentanza della Società Dante Alighieri, è tra i membri fondatori del Consorzio CLIQ – Certificazione Lingua Italiana di Qualità – di cui è Presidente. È autore di numerose pubblicazioni sulla storia dell’arte e della cultura italiana del XX secolo, tra cui: Idealismo e opportunismo della cultura italiana. 1943-1948 (Mursia 2019), L’artista dell’anima. Giotto e il suo mondo (Neri Pozza 2022), Novecento (LuoghInteriori 2023) e Vita maledetta di Benvenuto Cellini (Neri Pozza 2023).
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