Folla in centro nelle grandi città, Miozzo: “Niente assembramenti o la curva riparte”

Strade, piazze e parchi presi d’assalto. Speranza: «Zona gialla non significa scampato pericolo»
«Zona gialla non significa scampato pericolo»: il monito del ministro della Salute, Roberto Speranza, e' arrivato in un weekend che ha visto che ha visto nuovi assembramenti nelle grandi città, da Milano a Napoli, da Roma a Bologna, complice qualche squarcio di bel tempo e soprattutto la prospettiva del cambio di fascia per molte regioni. Da domani, infatti, tutta l'Italia sarà in zona gialla ad eccezione di Puglia, Sardegna, Umbria, Sicilia e la provincia di Bolzano che saranno in zona arancione. "Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane", ha avvertito Speranza.
Bisogna "evitare assembramenti" perché c'e' il rischio «assolutamente reale che la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili» gli ha fatto eco il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, il quale ha ricordato già la scorsa estate molti si fossero «proiettati al ritorno alla normalità senza comprendere che il virus era, come oggi, attorno a noi». A Milano la domenica pomeriggio ha visto strade affollate in centro di Milano. Il ritorno del sole ha riempito la zona dei Navigli dove si sono formati assembramenti di giovani nella zona pedonale lungo la Darsena. Molta gente ha passeggiato in corso Vittorio Emanuele e a Porta Nuova, tra piazza Gae Aulenti e corso Como. A Roma si sono registrati diversi assembramenti sabato sera nella zona della movida. Sono state più di 40 le multe elevate per la violazione delle norme a tutela della salute pubblica nel Centro Storico, ma anche in quartieri come Prati, Monti, Pigneto ed Eur. Alcune delle zone piu' affollate sono state chiuse momentaneamente al transito.
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