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Mondo Politica: intervista ad Antonio Molinari consigliere comunale a Umbertide

Figura “storica” della destra

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Antonio Molinari é la figura “storica” della destra di Umbertide: Movimento Sociale Italiano, Alleanza Nazionale e ora Fratelli d’Italia. Per tante legislature, ha seduto sugli scranni dell’opposizione con i sindaci Maurizio Rosi, Gianfranco Becchetti e Giampiero Giulietti; adesso, è in maggioranza con l’amministrazione del sindaco Luca Carizia. Da sempre determinato, in una città che fino al 2018 è stato una sorta di “roccaforte” di sinistra e centrosinistra, ha assistito anche alla metamorfosi politica di Umbertide.

Molinari, er quale motivo ha deciso di rimettersi in gioco?

“Per poter avere la possibilità, dopo tanti anni, di stare al governo invece che all’opposizione. Ho sempre lavorato per il centrodestra e nella scorsa primavera si è presentata a Umbertide l’opportunità di confermare il risultato delle amministrative del 2018. Ho allora pensato di scendere in campo anche su volontà della direzione provinciale e regionale del partito. A dire il vero, c’eravamo anche cinque anni fa, ma il nostro contributo non fu sufficiente per garantirci la rappresentanza; stavolta invece ci siamo. L’elettorato umbertidese ha premiato una buona legislatura guidata dal sindaco Luca Carizia e credo che la riprova l’abbiano data proprio i cittadini alle urne. Se pertanto la vittoria del 2018 era nell’aria, perché c’era un forte clima di protesta, quella del 2023 è stata la legittimazione piena dell’amministrazione, che è stata voluta alla guida del Comune”.

Umbertide era nota per la sua marcata vocazione politica di sinistra e centrosinistra. Avrebbe pensato, nei tanti anni vissuti all’opposizione, che un giorno il vento sarebbe cambiato?

“Penso che gli umbertidesi abbiano finalmente avuto il sentore giusto, dopo 70 anni di gestione autorevole e autoritaria dei vari Pci, Pds, Ds e Pd: la gente si era alla fine stufata di questa situazione, anche perché poi i fatti hanno dimostrato che se non altro quale cosa di poco chiaro c'era, vedi la questione della moschea, più la fresca vicenda della zona industriale di Montecastelli, che ha portato alla condanna dell’ex sindaco e di altri vecchi amministratori. Evidentemente, c'era un qualche dubbio che prima o poi sarebbe venuto a galla. Anche la città ha avuto il coraggio di cambiare: nell'assegnazione dei posti di lavoro fra Regione, Provincia, Comune, Asl e cooperative, mi pare che non sempre sia stato adottato il criterio della meritocrazia".

Anche per l’attività che possiede, quante potenzialità può sviluppare Umbertide per ciò che riguarda il turismo?

“Ce n’è una importante, che in prospettiva può dare molto e di più: il campo di gara per la pesca sportiva, che ha la sua indubbia rilevanza, perché attorno a esso gira un indotto davvero interessante. Molti pescatori vengono a Umbertide e si portano appresso quasi sempre la famiglia, che poi gira per la città e quindi sviluppa movimento. Un altro motivo di speranza è dato dalla riapertura dell’hotel Rio, che riporterà a Umbertide un albergo all’altezza della situazione, poi abbiamo da sfruttare i percorsi naturalistici sui quali stiamo lavorando: la nostra zona è attraente sotto questo profilo, sono zone belle dal punto di vista paesaggistico e stiamo per realizzare una passerella per collegare le sponde del Tevere sul versante del molino Casanova. Altre operazioni sono in corso, vedi le modifiche alla viabilità nella parte in cui si trova la Collegiata e ci sono oltre 15 milioni di euro provenienti dal Pnrr che dobbiamo sfruttare al meglio: l’amministrazione sta lavorando molto sugli edifici scolastici”.

Presto la Regione dell’Umbria tornerà al voto. Il centrodestra si ripresenterà unito attorno alla figura di Donatella Tesei, nonostante si parli anche di candidati espressione di altri partiti e con Fratelli d’Italia in una posizione oggi migliore rispetto a quella della Lega?

“Mi auguro che la coalizione si presenti unita e penso che una conferma alla Tesei debba essere data: il suo lavoro è stato sostanzialmente proficuo, nonostante le critiche che stanno piovendo sulla gestione della sanità. In chiave elettorale – e guardando il mio partito – vedo molto bene anche la candidatura di Margherita Scoccia a sindaco di Perugia: è una persona giovane e dinamica, ha lavorato molto bene nel ruolo di assessore, quindi è una figura senza dubbio spendibile”.  

Redazione
© Riproduzione riservata
18/12/2023 11:13:17


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