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Mondo Politica: intervista a Filippo Raccosta esponente della lista civica "Adesso"

"Amministrazione comunale di Sansepolcro completamente immobile nei primi 12 mesi"

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Operatore sanitario nella vita di tutti i giorni e membro della lista civica “Adesso”. Filippo Raccosta è uno dei responsabili di “Sansepolcro vive bene”, dipartimento che si occupa di salute, ambiente, giovani, sport e cultura. Con lui, la sanità diventa l’argomento principale.

Raccosta, Quale futuro si prospetta per l’Ospedale della Valtiberina di Sansepolcro?

“Il nostro ospedale sta purtroppo vivendo una fase di grandi criticità che si sono succedute in questi ultimi anni e non tutte sono di facile soluzione. In parte sono state arginate e risolte, anche grazie alle pressioni fatte sull’assessore regionale durante la scorsa campagna elettorale da parte della nostra coalizione e mi riferisco alla presenza stabile di anestesisti, che è imprescindibile affinché un ospedale sia operativo. Altre invece, come la riduzione dei posti letto del reparto di medicina e l’ormai imminente dipartita di tre medici dal pronto soccorso, non lasciano ben sperare per quello che sarà il prossimo futuro, vista l’estrema difficoltà nel reperire gli specialisti necessari per mantenere la regolare operatività. Non ultimo, poi, c’è da capire in che modo e se sarà attuato il progetto della “casa della comunità”, che negli ultimi tempi sembra aver subito delle variazioni e potrebbe portare alla collocazione del servizio di fisioterapia fuori dalla struttura ospedaliera. Insomma, ci sono molte situazioni aperte che vanno monitorate con molta attenzione, onde evitare disagi che potrebbero diventare strutturali per la popolazione”.

C’è un male congenito del quale soffre più in generale la sanità italiana, al di là di quello che è stato il capitolo Covid-19?

“Il male congenito sono i numerosi e ripetuti tagli alla sanità che ogni governo di ogni estrazione politica ha messo in atto e la contestuale mancanza di programmazione nella formazione delle risorse necessarie in termini di specialisti. Questo ha portato a una carenza strutturale di anestesisti, radiologi, internisti e medici di emergenza-urgenza, solo per citarne alcuni. Il sistema sanitario ormai vede una grandissima disparità fra regioni diverse, alcune addirittura commissariate in questo ambito in maniera perpetua; inoltre, la tendenza è quella di incentivare sempre più strutture private che, grazie al sistema delle convenzioni, sopperiscono alle carenze delle strutture pubbliche. Questo però porterà sempre di più all’estremo le disuguaglianze tra chi ha un’assicurazione sanitaria o la disponibilità economica e potrà accedere alle cure e chi no. Se non si invertirà la rotta in termini di investimenti nella sanità pubblica, dubito che la strada sarà diversa, perché per il privato i conti torneranno sempre, mentre per il pubblico mai”.

L’alleanza fra Renzi e Calenda può realmente diventare con il tempo il vero terzo polo della politica italiana?

“Onestamente non saprei: credo in generale che le scelte politiche delle attuali forze di opposizione in campagna elettorale abbiano agevolato molto il lavoro al centrodestra, comunque molto dipenderà dalle dinamiche parlamentari che si svilupperanno durante questa legislatura. Bisognerà vedere come si comporteranno le forze di opposizione: se seguiranno una linea comune, o se volta per volta avranno un atteggiamento diverso. Ad esempio, bisognerà anche capire se l’attuale governo sarà in grado di partire ed arrivare con la stessa squadra o se avrà bisogno di appoggi diversi e se ci sarà chi arriverà in soccorso. Anche queste dinamiche daranno un’idea più chiara ai cittadini di quanti poli politici si struttureranno”.

Dopo un anno di mandato, quale valutazione esprime sull’operato dell’amministrazione comunale di Sansepolcro?

“Direi che c’è stato parecchio immobilismo e se si ascoltano le opinioni della piazza, vanno tutte in questa direzione. Per come la penso io, quando si stila un programma elettorale, con le persone che sposano quel programma si firma una specie di contratto e chi ti vota si aspetta che il contratto venga rispettato. Finora, direi che di concreto è stata svolta solo l’ordinaria amministrazione e non senza polemiche, installando le telecamere per la ztl, mettendo in sicurezza le piante, piazzando panchine in via Aggiunti… Pensi che banalmente stiamo ancora aspettando l’attuazione di una nostra mozione approvata mesi fa, volta a convogliare il flusso turistico nel centro storico spostando la fermata dei bus turistici a Porta Fiorentina. Ma l’aspetto in assoluto più importante è che se non si realizzano e si tengono pronti progetti per poter partecipare ai bandi ed intercettare i fondi provenienti dal Pnrr, il nostro Comune alla fine dell’attuazione del piano risulterà più vecchio e indietro di prima. Fra le tante cose, era stato messo nero su bianco un ufficio deputato con un pool di esperti esterni per tutto questo, ma di esso non c’è finora traccia. Noi, come gruppo consiliare, ogni qualvolta abbiamo avuto l’opportunità abbiamo interrogato sindaco e giunta ma con risposte insoddisfacenti, delle quali abbiamo prontamente informato i cittadini. Spero vivamente che si inverta la tendenza, altrimenti sarà una grandissima opportunità persa”.

Il nuovo governo ha iniziato a suo parere con il piede giusto?

“Sicuramente non con le persone giuste. Giorgia Meloni aveva assicurato un governo con persone nuove e di alto profilo: beh, se confrontiamo la lista dei ministri dei vice e dei sottosegretari molti facevano già parte del governo Berlusconi nel 2008!!! Oggi, inoltre, forse ci sarebbe anche da capire per qualcuno di loro se si può parlare di conflitto d’interessi. Per il resto, per ora hanno solo messo in atto provvedimenti popolari per il loro elettorato e poco filoeuropeisti per spostare l’attenzione dai provvedimenti più urgenti ed importanti, sviluppati, sfruttando quel poco di pil utile dell’ultimo trimestre per provare a fare il fattibile, in continuità col governo precedente, come era inevitabile che fosse. La partita, comunque, il governo se la giocherà più che mai tutta sulle politiche estere e sulla gestione del momento sociale ed economico, che forse è il più complicato dal dopoguerra”.

Redazione
© Riproduzione riservata
15/11/2022 11:12:28


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