Mondo Politica: intervista ad Antonio Segreti segretario del Psi in Provincia di Arezzo

Segretario provinciale aretino del Partito Socialista e politico di lungo corso. Antonio Segreti, a suo tempo consigliere comunale e presidente del consiglio comunale di Sansepolcro, ha fatto la scelta di campo nell’estate del 2021, quando si è staccato dal centrosinistra per costituire il movimento dei “Moderati e Riformisti”, gruppo che siede in maggioranza a Palazzo delle Laudi con anche un assessore.

Segreti, la scelta fatta un anno fa in campagna elettorale si sta rivelando quella giusta?

“Il programma si sta avviando e vi sono iniziative importanti messe in cantiere per ciò che riguarda e altri eventi di richiamo turistico dopo l’adesione ad Arezzo InTour. Abbiamo organizzato eventi nuovi, vedi il torneo di scacchi e altri che presto verranno messi in cantiere. Per ciò che riguarda l’economia, segnali di ottimismo arrivano dall’importante insediamento produttivo che si sta realizzando nella zona industriale di Santa Fiora (parlo della ditta di lavorazione dell’oro che ha deciso di trasferirsi qui), poi c’è sempre maggiore attenzione verso la pulizia della città, anche se i piccioni sono tornati a essere numerosi. La conclusione dei lavori del secondo ponte sul Tevere e il miglioramento, anche estetico, della zona industriale in località Malpasso renderanno più appetibile il contesto per chi vorrà investire qui da noi”.

Che rapporto c’è con le altre forze che compongono la coalizione di maggioranza?

“Un rapporto senza dubbio positivo. Abbiamo dato vita a una lista civica con ispirazione socialista che ha avuto successo e insieme abbiamo creato un progetto di liste civiche e politiche che si richiamano al centro moderato, base di appoggio per qualsiasi tipo di progetto. Vi sono da mettere a punto migliorie nella comunicazione, ma – ripeto – il rapporto è buono e si sta lavorando bene insieme”.

Sul piano squisitamente politico, su che cosa ha sbagliato il centrosinistra, al punto da perdere le elezioni politiche?

“Enrico Letta e il centrosinistra hanno fatto il contrario di ciò che avrebbero dovuto fare. Invece di una coalizione moderata, hanno costruito un progetto che si è arenato verso la sinistra massimalista e quindi perdente in partenza. Senza Renzi e Calenda, l’esito era scontato: vittoria zero. Non sono inoltre state candidate le persone giuste nei collegi giusti”.

Una sconfitta anche per il Psi?

“Sono state fatte scelte totalmente inadeguate e sbagliate. Gli elettori ci hanno così punito e ci ritroviamo di conseguenza senza alcun membro in Parlamento. La coalizione ha visto assieme il Partito Democratico, Italia Democratica e Progressista e il Psi senza il nostro simbolo, per cui un’alleanza schierata a sinistra era destinata a perdere. Avevamo un parlamentare uscente, Riccardo Nencini, che non è stato nemmeno ricandidato e questo non è stato di certo un bel segnale, perché Nencini avrebbe preso voti anche fuori dello schieramento classico. Peggio di così… ”.

Cosa auspica dal nuovo governo che si è appena insediato?

“Ci sono problemi di grossa entità, vedi il caro bollette e la necessità di fermare al più presto il conflitto in Ucraina. Condivido quanto detto da Silvio Berlusconi: bisogna porre fine a una situazione incredibile e tornare alla normalità anche per le forniture di idrocarburi per l’energia. Il governo dovrà poi affrontare problemi seri, vedi la riforma delle pensioni: parlare è facile, poi nei fatti tutto diventa più difficile, però il centrodestra ha vinto le elezioni e quindi ha diritto di governare”.