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Mondo politica: intervista con Giuseppe Pincardini, consigliere comunale di Sansepolcro

"Il mio impegno concentrato su funzionalità e decoro a Sansepolcro"

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Da consigliere comunale di minoranza nel quinquennio 2011-2016 a esponente di maggioranza adesso, sempre in rappresentanza di “Cittadini per Sansepolcro”, il movimento civico da lui fondato assieme ad altre persone oltre dieci anni fa. E Giuseppe Pincardini è l’unico consigliere che lo rappresenta, non dimenticando la presenza in giunta di Mario Menichella. Sempre attento e attivo quando si parla di questioni che interessano la sua città e la vallata, Pincardini si impegna molto e lo fa con quella passione tipica di chi è attaccato alla realtà nella quale è nato, è cresciuto e continua a vivere.    

Pincardini, Lei ha salutato con favore, di recente, l’incremento dei box sosta liberi nel parcheggio dell’ex spaccio Buitoni. Ma non crede che Sansepolcro sia adeguatamente attrezzata sotto questo profilo?

“Che Sansepolcro sia abbastanza fornita di parcheggi è parzialmente vero poiché, sebbene non siano pochi e siano anche ben manutenuti, i posti possono risultare carenti a seconda dei vari momenti dell’anno o dei giorni della settimana. Ad esempio, basti pensare ad un martedì mattina d’autunno: le scuole e le attività commerciali sono aperte e c’è anche il mercato; oppure nei weekend e nei vari ponti e festività e ancora il venerdì e il sabato sera d’estate. Se riteniamo che Sansepolcro debba diventare meta turistica e - ancora più - che il centro storico debba essere rivitalizzato, dobbiamo dare modo alla gente di accedervi comodamente. Sono stato quindi promotore dell’azione intrapresa per il parcheggio in via dei Montefeltro accanto all’ex spaccio Buitoni proprio per recuperare spazi preziosi logisticamente, ovvero vicini a luoghi di interesse turistico come la strada dei musei, ma anche al mercato cittadino e ai negozi del corso e del centro commerciale, che spesso lamentano la mancanza di posti per i clienti”.

Da componente della commissione attività produttive, quali iniziative avete allo studio per venire incontro alle esigenze dell’imprenditoria cittadina?

“In un momento così difficile e complicato, ritengo che uno dei temi più importanti su cui concentrarci sia quello relativo al lavoro e all’aspetto occupazionale in generale, mantenendo e sviluppando le imprese e attività già esistenti e favorendo tutte quelle possibili forme di incentivazione all’insediamento produttivo nel nostro territorio. A tal proposito, la commissione attività produttive ha organizzato un primo incontro, nel quale abbiamo invitato ed ascoltato le associazioni di categoria per un confronto sull’attività del centro storico, sul commercio, sui mercati settimanali e su eventi e manifestazioni. In seguito sarà fondamentale continuare su questa strada, dialogando con le varie realtà del territorio, in primis le aziende. La situazione socio-economica nazionale è sotto gli occhi di tutti e oggi preoccupa più che mai il fatto che le aziende, anche quelle più strutturate, possano trovarsi a non fare investimenti che in altre condizioni avrebbero fatto. È evidente il rallentamento dell'economia globale dovuto in gran parte alla pandemia e, nel nostro Comune, le cose purtroppo non vanno diversamente. La problematica, quindi, verte su scala nazionale e solo il governo potrà invertire questo trend, ma da parte dell’amministrazione ci sarà piena collaborazione con commercianti, artigiani ed aziende, verranno favorite tutte le iniziative e, per quanto possibile, sfrondati gli ostacoli burocratici”.

Ha detto che, ora più che mai da quando è in pensione, dedicherà le proprie energie al ruolo di pubblico amministratore. Su quali versanti concentrerà la propria azione?

“Come consigliere comunale, devo seguire tutti i lavori dell’amministrazione e tutelare gli interessi dei cittadini, ascoltando le loro richieste. Cerco di stare a contatto con la realtà della città vivendo il più possibile in mezzo alla gente, parlando con tutti e soprattutto ascoltando. Solo così si può davvero avere un’idea del clima che c’è in paese, delle preoccupazioni più cogenti, delle opinioni e dei feedback sulle iniziative intraprese. Credo che la prima azione importante per un amministratore sia proprio questa: dare modo alle persone di avere un canale di comunicazione e qualcuno a cui rivolgersi che sappia ascoltare e dare risposte. Oltre a questo, come spesso dimostrato in questi anni col movimento civico “Cittadini per Sansepolcro”, le tematiche che da sempre mi stanno più a cuore e sulle quali ho concentrato i miei sforzi sono quelle relative alla funzionalità e al decoro di Sansepolcro, perché una città verde, pulita, organizzata, inclusiva dal punto di vista strutturale, è la base da cui partire per sviluppare tutti gli altri obiettivi amministrativi”.

L’atteggiamento dell’opposizione sta diventando costruttivo, oppure pensate che presto sarà di nuovo battaglia?

“Avendo alle spalle già anni di esperienza amministrativa, conosco le dinamiche del consiglio comunale e i tipici toni che spesso animano il dibattito, perciò non mi stupiscono gli interventi contrastanti e gli attacchi che spesso ci vengono rivolti. Questo quinquennio vede sugli scranni dell’opposizione un eterogeneo gruppo di persone, nel quale si può trovare sia chi è navigato ed esperto, sia chi è al primo incarico, animato da grande entusiasmo e passione e tutto questo non può che giovare al lavoro della nostra maggioranza, stimolandoci nel dare risposte sempre più efficaci e veloci. Finora l’opposizione ha fatto il suo lavoro, evidenziando un atteggiamento attento e collaborativo su temi sociali aventi un denominatore comune anche se talvolta polemico su questioni più pratiche e gestionali. 

Cosa si attende dal nuovo governo nazionale?

“Il momento che stiamo vivendo è sicuramente difficile e pieno di incognite, tuttavia spero che la determinazione mostrata fin qui dalla Presidente del Consiglio prosegua anche nel corso del mandato e che la stessa, assieme alla squadra di ministri, riesca a dare risposte adeguate ai problemi giù urgenti chiamati lavoro, sanità, sociale, sicurezza, caro energia e pressione fiscale.  Accolgo positivamente l’affermazione relativa alla maggiore autonomia e centralità dei Comuni, poiché dimostra lungimiranza e si sposa perfettamente con le necessità degli amministratori locali”.

 

Redazione
© Riproduzione riservata
02/11/2022 10:01:38


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