Locchi: "Difficile capire quale futuro attende l'ospedale di Umbertide"
Le uscite "spot" dei leghisti aumentano la confusione e la preoccupazione
E’ veramente difficile capire quale potrebbe essere il futuro dell'ospedale di Umbertide a seguito delle ulteriori “novità” presenti nel Piano di efficientamento e riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale, sbandierato con tanta enfasi dal Sindaco di Umbertide e da altri esponenti della Lega! Ma andiamo con ordine: nel PNRR Umbria 2021-2026 di Aprile 2021 elaborato dalla Giunta Regionale si parlava di realizzare ad Umbertide un reparto di chirurgia ortopedica come distaccamento della Clinica Ortopedica di Perugia finalizzato a potenziare il Polo di riabilitazione Prosperius. Un anno dopo il suddetto polo sparisce dai piani in quanto “si dice” che non ci sono le risorse per realizzarlo. Infatti nel Piano Sanitario Regionale non c’è traccia; mentre verrà salvaguardata l’attività della postazione di Primo Intervento. Nel piano si dice inoltre che verrà realizzata una casa della Comunità e un Ospedale di Comunità. Oggi con le recenti dichiarazioni apprendiamo che l’ospedale di Umbertide “è individuato come ospedale di base con sede di Pronto Soccorso e allineamento dei posti letto agli standard del DM 70/2015 e POTREBBE essere rimodulato con vocazione monospecialistica a carattere ortopedico per tutta l’attività programmata……”. Quindi si evince che è tornato in ballo il reparto ortopedico a carattere monospecialistico al servizio di Prosperius. Questo comporterebbe come inevitabile conseguenza la soppressione della chirurgia a ciclo breve, considerata una eccellenza a livello nazionale e quindi il trasferimento in altre sedi degli interventi chirurgici quali ad esempio la ricostruzione mammarica protesica, la chirurgia plastica ricostruttiva e tutti gli altri interventi chirurgici effettuati oggi. Inoltre crediamo che la realizzazione di un reparto ortopedico richiederebbe la necessaria presenza di altre strutture necessarie a gestire il post intervento con tutte le eventuali conseguenze e quindi un reparto di medicina, dei cardiologi, geriatri, una rianimazione tenendo conto che l’intervento all’anca ad un anziano di 80 anni non è la stessa cosa che fare un tunnel carpale. Ma di tutto questo non si dice niente lasciando ancora tutto nell’indeterminatezza più assoluta visto che ancora si usa il condizionale. Ci pare che queste uscite “spot” tanto sbandierate dai leghisti non facciano che aumentare la confusione e la preoccupazione rispetto alla nostra sanità locale. E allora è troppo chiedere al Sindaco che rappresenta l’autorità sanitaria del territorio di illustrare ai cittadini una volta per tutte quale sarà il futuro del nostro Ospedale? Restiamo tutti in fiduciosa attesa.
Marco Locchi (nella foto)
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