Stazione Alta Velocità Arezzo, il comitato a colloquio con tutte le forze politiche
Il presidente Domenico Alberti: “Politica senza economia è dannosa per imprese e famiglie”
Stanno ancora salendo le firme pro Medio Etruria, certificate da change.org, e cinquemiladuecentoventicinque sono già depositate presso diversi Sindaci, alcune aziende partecipate e i Presidenti di Provincia e Regione.
E’ il primo frutto delle vacanze dei giovani del comitato SAVA, trascorse fra i binari e i palazzi della politica a ricordare il sistema di mobilità sostenibile che l’Europa da tempo chiede ad ogni stato membro.
Matteo Galli, presidente del Comitato SAVA ed in partenza per Bruxelles, chiede la convocazione immediata del tavolo tecnico per la definitiva collocazione della Medio Etruria.
Dopo gli incontri con Silvia Chiassai Martini, Vincenzo Ceccarelli, Eugenio Giani e Maurizio Seri, gli esponenti del Comitato hanno consegnato le firme a Roberta Casini, primo cittadino di Lucignano, dopo una appassionata esposizione sul merito tecnico della proposta SAVA.
Galli, Alberti e Tremori, parlando alla candidata aretina PD alla camera dei deputati, hanno avviato colloqui con i diversi schieramenti.
Alberti, muovendo dai nove miliardi di investimenti in Toscana previsti dal piano industriale FS 2022-2031, ha stimolato la politica a focalizzare il programma degli investimenti infrastrutturali per l’economia di famiglie ed imprese di più territori, sempre più in crisi e gravemente esposti a crescenti battute di arresto.
Costituito in piena pandemia e sviluppatosi durante la guerra russo ucraina, il comitato SAVA prosegue la raccolta firme e gli incontri con tutte le forze politiche per chiedere la riqualificazione delle stazioni attualmente in essere e la realizzazione della stazione ferroviaria sulla direttissima tra Roma e Firenze.
La petizione popolare invita ancora a sottoscrivere digitalmente con nome, cognome ed email senza costo alcuno tramite la piattaforma change.org/p/vogliamo-una-stazione-av-ad-arezzo
Questa esperienza di cittadinanza attiva resta dedicata al futuro dei giovani per onorare il più importante dei contratti sociali: quello fra i nati, chi ha terminato il percorso terreno e quanti nasceranno.
Commenta per primo.