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Mondo Politica: intervista ad Alessandra Forini, consigliere comunale a Città di Castello

"La città in questi anni ha fatto molti passi in avanti è divenuta una città di più bella"

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Dipendente dell’amministrazione comunale di Sansepolcro, dove indossa la divisa della polizia municipale e consigliere comunale nella sua Città di Castello. Anche Alessandra Forini è esordiente nell’assise tifernate, eletta nella lista di maggioranza del Partito Democratico. Si tratta dunque dell’ennesimo volto nuovo presente a Città di Castello, animato dalle tante motivazioni anche per il ruolo di presidente della commissione affari istituzionali e di membro della commissione garanzia e controllo.

Forini, come sta procedendo per Lei questa prima esperienza politico-amministrativa?

“L’esperienza intrapresa con questo primo mandato nel consiglio comunale della mia città mi onora sinceramente: sono molto grata ai miei concittadini e orgogliosa di avere l’opportunità di rappresentare gli interessi della nostra comunità. Città di Castello, in questi anni, ha fatto molti passi in avanti, è divenuta una città di più bella, nella quale – nonostante la crisi e tante altre criticità – siamo riusciti a mantenere un ambiente apprezzabile in termini di servizi, qualità della vita e sviluppo. Questo incarico mi offre la possibilità di sostenere ulteriori processi di crescita, di incoraggiare tutte quelle scelte di programma innovative, utili a migliorare i servizi e l’ambiente cittadino. Altra importante soddisfazione è quella di aver trovato in tutta la giunta e il consiglio comunale una squadra di persone pronta a lavorare in sinergia e con obiettivi concreti; io che mi affaccio adesso verso questa esperienza politico-amministrativa cerco di sopperire all’inesperienza della pratica con le mie personali sensibilità ed esperienze e con il maggior impegno possibile”.

Lei presiede la commissione affari istituzionali. Una commissione che richiede molto lavoro?

“La commissione affari istituzionali, che io presiedo, opera prevalentemente nei settori della partecipazione e del decentramento, ambiti e strumenti fondamentali per favorire i processi di sviluppo democratici. Il consiglio comunale, in questi primi mesi di inizio legislatura, ha lavorato assiduamente pe recuperare i tempi necessariamente rallentati dal passaggio di consegne fra precedente e nuova amministrazione e nel dare gli input necessari a erogare servizi, a condividere obiettivi e a valutare i bilanci. Attualmente, la commissione si è riunita per trattare questioni relative al Festival delle Nazioni, per proporre il conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto e al giornalista Rai Vincenzo Mollica; inoltre, è stata coinvolta dal consiglio regionale dell’Umbria nella elaborazione della proposta di revisione dello statuto regionale, cosa sulla quale presto saranno avviati i lavori per non perdere l’occasione di dare anche il nostro contributo. Città di Castello, come quarto Comune dell’Umbria anche dal punto di vista politico-amministrativo, rappresenta una realtà complessa che richiede cure e impegno costanti, ma che mi sta regalando le prime importanti soddisfazioni che spero possano essere apprezzate meglio nel prossimo futuro anche dai cittadini, che mi auguro di non deludere”.

È membro anche della commissione controllo e garanzia. In quali casi si rende necessaria l’attivazione di questa commissione?

“La commissione controllo e garanzia, di cui faccio parte, esercita preliminarmente il controllo degli atti e della formazione delle nomine di istituzioni, enti, aziende partecipate dal Comune; esprime pareri relativamente ai rappresentanti del Comune in tali enti, garantisce il funzionamento dei controlli interni ed esamina le istanze di accesso agli atti espletate da parte dei consiglieri comunali. Trovo che questa commissione abbia un ruolo fondamentale per la funzione assegnatale di garantire trasparenza e legittimità dell’azione amministrativa, un ruolo di primo piano che valorizza democraticamente anche i consiglieri di minoranza”.

Le dinamiche politiche che caratterizzano Città di Castello rivestono il loro peso anche sui lavori consiliari?

“Ritengo che piuttosto rapidamente il lavoro del consiglio comunale abbia assunto il ritmo adeguato a sostenere gli obiettivi programmatici e ad arricchirli di ulteriori spunti attraverso un sano confronto. Credo che sia oggettivo ed evidente l’attuale grande rinnovamento del panorama politico locale che, senza assolutamente rinnegare le storiche fondamenta, ha portato con sé un rinnovato fermento ed entusiasmo, che a mio avviso può essere solo più stimolante, specie per chi – da neofita – è chiamato a interpretare questo ruolo politico-amministrativo. Considero il “dinamismo” in generale un valore aggiunto in tutti i contesti, non di meno in quello politico; lo reputo sempre positivo, inquadrandolo come un fenomeno che deriva dal confronto e dall’elaborazione ragionata e finalizzata a trovare soluzioni efficaci. Diversamente rifuggo e credo che possa nuocere alla pratica amministrativo-politica l’immobilismo, l’assenza di riflessione e di proposte costruttive, l’ambiguità… ”.

A cosa è dovuto il flop del referendum di domenica scorsa, alla sola scarsità di comunicazione che è stata fatta oppure vi sono anche altri motivi?

“In riferimento all’attualità nazionale dello svolgimento delle consultazioni elettorali referendarie, sono rimasta molto colpita e delusa dal crollo dell’affluenza alle urne, perché credo nel fondamentale valore di esprimere concretamente la propria volontà esercitando il voto come diritto-dovere sancito dalla nostra costituzione e frutto dello storico sacrificio di tante vite umane. Con questa premessa, tuttavia, mi aspettavo una simile conseguenza anche a causa della complessità dei quesiti in materie specifiche e tecniche di difficile comprensione per un elettore medio. Ritengo che, su determinati aspetti, debbano essere i nostri rappresentanti parlamentari – supportati dai tecnici del settore – a fare riforme organiche, assumendosi ruolo e responsabilità. Penso che sia giusto sondare l’opinione dei cittadini, ma sulle questioni civili che incidono maggiormente sulla libertà e sulla coscienza”.

Redazione
© Riproduzione riservata
17/06/2022 09:19:36


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