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Mondo Politica: intervista a Luca Ciavattini esponente della Lega Valtiberina

"Sansepolcro e la Valtiberina sono ritenuti luoghi di confine dalle autorità regionali"

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È un giovane molto attivo in politica e stimolato a dovere. Luca Ciavattini di Sansepolcro è il segretario dei giovani della Lega in Valtiberina Toscana e con lui cerchiamo di analizzare la situazione politica relativamente alle dinamiche più in generale che contraddistinguono il “Carroccio”.

Quali motivi hanno spinto un giovane come Lei a impegnarsi in politica (fatto senza dubbio positivo) e a scegliere la Lega? 

“Sono molti i motivi che mi hanno spinto ad entrare In politica e anche molteplici; in primis, credo che sia stato il mio senso civico a spingermi a fare questa scelta. Inoltre, uno dei motivi principali per cui ho deciso di fare politica è l’amore che da sempre nutro per la mia città, Sansepolcro e per la Valtiberina. Scegliere la Lega è stata una diretta conseguenza: la Lega si batte da sempre per il federalismo, per l'autonomia e per la centralità dei territori.  Sansepolcro e la Valtiberina sono da sempre ritenuti luoghi di confine dalle autorità regionali, che a poco a poco le stanno svuotando di tutti i servizi essenziali, ritenendole quindi di scarsa importanza. Io credo invece che la città di Piero e la sua vallata debbano ritrovare quella centralità che avevano fra Toscana e Umbria e mi batterò il più possibile perché questo accada in futuro”. 

Dopo l’exploit elettorale delle regionali 2020, sono in molti a sostenere che la Lega abbia perso consensi anche nel locale, pur essendo presente nella maggioranza consiliare a Sansepolcro. Condivide questa sensazione e a cosa sarebbe dovuto questo eventuale calo? 

“Non condivido assolutamente questa sensazione: la Lega in Valtiberina ha ottenuto il miglior risultato della Toscana nelle amministrative di settembre e ottobre 2021, raggiungendo quasi il 16%, per cui parlare di un calo mi pare irrealistico, almeno per quando riguarda Sansepolcro. Inoltre, il voto regionale e quello locale rispondono a dinamiche completamente differenti”. 

Cosa sta facendo in Valtiberina la Lega per attrarre l’interesse anche delle giovani leve? 

“Veniamo da due anni non facilissimi, poiché la maggior parte dell’attività politica in questi anni è stata fermata dalla pandemia di Covid-19. Stiamo ripartendo e dotandoci di una struttura nuova anche a livello provinciale, dove fra poco verrà nominato anche il nuovo segretario provinciale per il movimento giovanile.  Devo dire che sono molto soddisfatto del lavoro svolto in questi anni, dato che alle ultime elezioni amministrative nella nostra lista erano presenti ben cinque ragazzi under 30, tutti volti nuovi della politica, che si sono voluti mettere in gioco per il bene della propria città. Siamo stati una delle liste che ha candidato più giovani, quindi sono molto soddisfatto di questo, segno che i giovani della Valtiberina hanno interesse nella vita politica e nelle idee di Matteo Salvini. Inoltre, vorrei ribadire la nostra fiducia e il nostro appoggio al presidente Antonelli, che fin da inizio mandato è stato bersaglio di attacchi insensati, privi di qualsiasi fondamento sull’integrità della sua figura”. 

Nel 2023 si tornerà a votare per le politiche. C’è il rischio che Fratelli d’Italia rivendichi una sua leadership nel centrodestra anche per il ruolo che sta esercitando Giorgia Meloni? 

“Il 2023 sarà uno spartiacque per la politica: i posti degli eletti sia alla Camera che in Senato diminuiranno, quindi sicuramente si assisterà anche a una diversa rappresentanza, con molti territori che probabilmente rimarranno senza una sua figura di riferimento. Al momento - come ribadito recentemente anche da Silvio Berlusconi - il leader del centrodestra italiano rimane Matteo Salvini. La Lega, in questi anni, ha maturato una grande esperienza di governo, sia nazionale che regionale, al contrario di Fratelli d'Italia e questo secondo il mio parere è un fattore determinante anche per il 2023. Chiaramente, se i sondaggi si rivelassero veritieri, Giorgia Meloni avrebbe tutto il diritto di rivendicare una sua leadership, dal momento che il suo partito è dato al 22%, ma le elezioni sono fra circa un anno e in dodici mesi possono cambiare molte cose”. 

Guerra in Ucraina: come valuta il comportamento tenuto dall’Italia in questo delicato momento? 

“Credo che l'Italia abbia tenuto un comportamento giusto in queste delicate settimane, rinsaldando il rapporto con la Nato e gli alleati Americani. Mi auguro però che si arrivi al più presto alla pace fra Russia e Ucraina, mettendo fine ad una triste pagina di guerra alle porte dell’Europa”. 

Redazione
© Riproduzione riservata
24/05/2022 09:37:20


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