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Mondo Politica: intervista a Giorgio Baglioni segretario della Lega di Città di Castello

"Spero che la sconfitta alle elezioni amministrative sia servita da lezione"

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Un giovanissimo segretario per la Lega di Città di Castello: è Giorgio Baglioni, 28 anni, eletto al termine del congresso dello scorso dicembre. In precedenza, era stato commissario per l’Altotevere dal 2019 e per circa un anno, dal novembre 2020 all’ottobre 2021, ha preso il posto di Marco Castellari nel consiglio comunale tifernate.

Baglioni, la sconfitta elettorale ha condizionato i rapporti in seno al centrodestra tifernate?

“Le elezioni amministrative tifernati hanno visto una spaccatura del centrodestra che ha portato ad una sconfitta generale di tutti e per l’intera città, che si aspettava un cambiamento per Città di Castello. I rapporti sono stati interrotti nel momento in cui abbiamo trovato un muro per la scelta del candidato sindaco e tale decisione ci ha dato un contraccolpo in sede elettorale. L’unità sarebbe stata la strada migliore: cosa per cui ho lavorato per mesi e che avrei auspicato, ma che purtroppo non abbiamo ottenuto. Spero che questo sia servito da lezione e che fra quattro anni potremo presentarci con una coalizione unita e determinata, con un candidato che possa unire le diverse sensibilità dei vari partiti”.

Da segretario della Lega, pensa che la situazione attuale – anche a livello nazionale – stia segnando un regresso per il vostro partito oppure no?

“La Lega è un movimento sempre in evoluzione e in continuo cambiamento, capace di leggere la politica attuale, di dare risposte ai cittadini e di adattarsi al mondo che cambia. Da segretario di Città di Castello della Lega, posso dire che a livello locale non abbiamo perso consensi: infatti, nelle ultime elezioni amministrative abbiamo mantenuto la stessa percentuale di voti del 2016. Non solo: in termini percentuali siamo anche cresciuti leggermente. Per quanto riguarda il livello nazionale, la politica è fatta di cicli; in questo momento storico la Lega ha fatto una scelta di responsabilità, mettendosi in gioco all’interno di un governo che vede anche esponenti con cui non si condivide nulla sul piano politico e questo non è semplice, ragion per cui è chiaro che non sempre sia possibile riuscire ad ottenere risultati nei nostri cavalli di battaglia con cui le persone ci identificano. Ma credo che la scelta di Matteo Salvini di garantire stabilità al paese, in questo momento storico difficile, porterà i suoi risultati e alle elezioni politiche del prossimo anno la Lega riuscirà a far comprendere alle persone l’importanza di questa decisione”.

Quale strategia intende attuare la Lega tifernate sia all’interno dei propri ranghi che sull’azione politico-amministrativa della città?

“La Lega al suo interno è sempre stata gerarchicamente molto strutturata e questo, a mio avviso, è un valore aggiunto, dal momento che in questo modo abbiamo sempre un punto di riferimento e una linea da seguire. Ragion per cui ora in Umbria ogni sezione sta svolgendo i congressi cittadini, dopodiché si svolgeranno i congressi provinciali e poi quello regionale. Per quanto riguarda l’azione politica a livello cittadino, ci collochiamo fra i banchi dell’opposizione con il consigliere Valerio Mancini e l’idea della Lega di Città di Castello è quella di puntare sia sul far emergere quelle problematiche che riscontriamo a livello di sicurezza e di decoro urbano (portando all’attenzione del consiglio le criticità che ci vengono segnalate dai cittadini), sia di essere anche propositivi su questioni che riguardano il bene della città e che vanno al di là degli schieramenti politici”.

I rapporti dell’Altotevere Umbro con la Regione e con l’attuale giunta possono essere migliorati?

“A livello regionale, la nostra sezione ha ben due consiglieri regionali, Valerio Mancini e Manuela Puletti e avere ben due consiglieri sul territorio è un risultato molto importante per tutto l’Altotevere; entrambi stanno portando avanti un grande lavoro per la nostra vallata, facendo fronte comune su temi per noi molti importanti: viabilità, pesca, ricerca del tartufo e caccia e riescono ad essere la nostra voce all’interno dell’assemblea regionale in maniera egregia. I rapporti con l’attuale giunta riguardano soprattutto gli assessori della Lega: infatti, qualche tempo fa abbiamo avuto ospite nella nostra sezione l’assessore Luca Coletto, che ha illustrato ai militanti il nuovo piano socio sanitario della Regione Umbria e qualche giorno fa l’assessore Enrico Melasecche, proprio dalla nostra sezione insieme ai nostri consiglieri regionali e all’onorevole Riccardo Augusto Marchetti, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare il progetto dei lavori della E78 e della Guinza. Una relazione diversa, invece, c’è con gli assessori degli altri partiti che non sempre collaborano; questo, a mio avviso, è un atteggiamento che va a compromettere poi l’intero operato e non danneggia solo la Lega”.

La viabilità (E78, ex Fcu) resta il principale cavallo di battaglia?

“Assolutamente sì. La E78 è una battaglia storica per la Lega Altotevere, combattuta negli anni sempre con grande tenacia in ogni sede istituzionale. Dopo anni di lassismo da parte della sinistra capaci solo di discutere per il tracciato della strada (ragione questa che ha rallentato l’esecuzione dei lavori dirottando i fondi negli anni su altri progetti), ora finalmente si è arrivati ad una svolta molto importante; infatti, lo stanziamento di 90 milioni di euro consentirà finalmente l’apertura della galleria della Guinza, dapprima a una sola corsia con il progetto di ampliamento della seconda canna. Si tratta di un traguardo storico che darà al nostro territorio un collegamento diretto e funzionale con Marche e Toscana, togliendo quell’isolamento dell’Altotevere per turisti ma anche e soprattutto a livello di trasporti per collegamenti più rapidi fra imprese. Per quanto riguarda la ex Fcu, si sta lavorando in maniera importante per velocizzare i collegamenti e ripristinare l’intera tratta, soprattutto il tratto valtiberino che più ci riguarda da vicino; infatti, per la tratta Sansepolcro - Città di Castello si parla di 26,5 milioni da impegnare gradualmente entro luglio 2024 fino alla riattivazione della linea entro il 2025. Tutto questo per dire che la sinistra ci ha lasciato in eredità una situazione drammatica sotto tutti i punti di vista: occupazionale, sanitaria, infrastrutturale e passo dopo passo stiamo ricostruendo una bellissima regione che è stata utilizzata per oltre 50 anni solo per scopi clientelari senza nessuna prospettiva di crescita”.

Redazione
© Riproduzione riservata
03/05/2022 09:53:14


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