Niente ergastolo per l’infermiera di Piombino a processo per la morte di 10 pazienti
L’Appello cancella la condanna a vita
La Corte d’Appello Firenze ha assolto dall'accusa di omicidio plurimo volontario Fausta Bonino, l'infermiera finita a processo per la morte anomala di 10 pazienti avvenuti nell'ospedale di Piombino (Livorno) tra il 2014 e il 2015. La donna è stata condannata a un anno e mezzo per ricettazione. In primo grado era stata condannata all'ergastolo per quattro dei dieci decessi contestati. «Ancora non ci credo», sono le prime parole pronunciate dopo la sentenza. La donna, accompagnata dai familiari nel palazzo di giustizia fiorentino, è scoppiata in lacrime alla lettura del dispositivo: «Non potevano accusarmi per delle menzogne dette da qualcuno - ha detto - non c'era altro».
Quella della Bonino è stata una travagliata vicenda giudiziaria. In primo grado il gup del tribunale di Livorno Marco Saquegna, il 19 aprile del 2019, la condannò all'ergastolo, riconoscendone la colpevolezza solo per quattro delle dieci morti sospette, in quanto in quei casi sarebbe stata accertata la sua presenza in reparto. L'infermiera dell'ospedale Villamarina di Piombino venne poi iscritta nel registro degli indagati nel dicembre del 2015 e fu arrestata il 30 marzo del 2016 perché sospettata di aver ucciso una serie di pazienti durante la loro degenza nel reparto di anestesia e rianimazione. Il 20 aprile 2016, il Tribunale del Riesame di Firenze annullò l'ordinanza di custodia in carcere e Fausta Bonino venne rimessa in libertà. La donna, secondo l'accusa pianificò e causò la morte di dieci persone mediante l'uso «deliberato e fuori dalle terapie prescritte» di eparina in dosi tali da «determinare il decesso» provocato da improvvise emorragie. Nel dicembre del 2017 venne depositata la relazione degli esperti che certificò come dieci delle morti sospette verificatesi nell'ospedale di Piombino nel periodo preso in esame fossero compatibili con la somministrazione di eparina. Oggi la corte di assise di appello di Firenze ha stabilito la sua assoluzione.
Commenta per primo.