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Mondo Politica: intervista a Marco Baccini sindaco di Bagno di Romagna

Abbiamo rilanciato il paese a livello di decoro urbano e di immagine

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Giro di boa della seconda legislatura anche per Marco Baccini, sindaco di Bagno di Romagna, eletto una prima volta nel 2014 e poi confermato con ampio consenso nel 2019, qualche mese dopo il sequestro del viadotto Puleto sulla E45, che aveva spezzato in due l’Italia.

Baccini, se fosse necessaria una sorta di “task force” fra le tre Regioni interessate per sbloccare la questione legata al ripristino della vecchia 3 bis?

“Per quanto ci riguarda, la Regione Emilia Romagna ci è stata sempre vicina, sia con il presidente che con l’assessore alle infrastrutture, ogni volta che era il caso di battagliare per la viabilità. Il problema è che la materia non è di competenza regionale e che quindi oltre un certo limite non si può andare. Oggi è inaccettabile sopportare una situazione del genere: rappresentiamo una comunità di lavoratori, cittadini e studenti in un momento nel quale ci riempiamo bocca di Pnrr e interventi strutturali, quindi credo che sia la volta buona per agire”.

Due anni e mezzo di secondo mandato in archivio e altrettanti che mancano alla fine. E45 e Covid-19 hanno scombinato i programmi?

“E’ un secondo mandato che avevo previsto ordinario per concentrarmi sulla realizzazione degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Purtroppo, dopo nemmeno un anno è stato stravolto dal Covid-19, che ha cambiato il programma con revisioni di bilanci periodici e cambiamenti. Un secondo mandato che è stato e che continua a essere molto duro, ma io ho voluto essere vicino ai cittadini con partecipazione quotidiana. Al di là dell’emergenza, non ho mai sottratto l’attenzione agli obiettivi di mandato e proprio in questi giorni ho chiuso con gli uffici comunali per stilare i primi venti obiettivi del nostro mandato, nell’ottica di realizzarli entro la fine della legislatura. Vi ho messo tanto impegno: il più importanti di questi è la costruzione della scuola media, ancora in corso e la riqualificazione della palestra scolastica”.

Bagno di Romagna lamenta la chiusura di alcuni alberghi ed esercizi di ristorazione. Tutta colpa del Covid-19 oppure c’è anche dell’altro?

“Il Covid-19 c’entra e non c’entra. A Bagno di Romagna il Comune ha investito per rilanciare il paese a livello di decoro urbano e di immagine, come dimostra il fatto stesso che il Giro d’Italia di ciclismo sia venuto due volte da noi nell’arco di quattro anni. La situazione è sensibile e deprimente, perché molte attività sono attualmente chiuse: vi sono tre alberghi, di cui uno termale e alcune attività di commercio al minuto e comunque di vicinato. In qualche caso la causa è stata la pandemia, negli altri la mancanza del ricambio generazionale. È un problema serio che riguarda Bagno di Romagna e tutto il tessuto socio-economico italiano, ma per una realtà come la nostra diventa importante. Sono su più tavoli per tentare di risolvere questa situazione: vi sono prospettive a breve e medio termine su interessi concreti e mi auguro di portare a termine questo obiettivo anche se va oltre il ruolo istituzione”.

Terminato il mandato da sindaco, Marco Baccini tornerà a fare l’avvocato?

“Ho la tendenza a programmare da lontano il mio futuro ed è una situazione che mi crea ansia. Nel corso del 2022 compirò 40 anni e ho impiegato per fare il sindaco i dieci anni compresi fra i 30 e i 40, quelli nei quali normalmente ognuno consolida la propria posizione professionale. Non rifarò l’avvocato e sto cercando di capire cosa mi piace di più per dedicare a questa la seconda parte della mia vita a ciò che preferisco. Se poi porta anche risultati economici, tanto meglio”.

Ha mai pensato di continuare lungo il percorso politico, pensando magari a candidarsi per le prossime regionali?

“Sulla politica sono sincero: mi dispiacerebbe disperdere questa esperienza di dieci anni vissuti da amministratore locale, con assieme la conoscenza della macchina pubblica che nel frattempo ho acquisito. Non sono però inserito in alcun partito e ogni elezione è governata da dinamiche interne molto complesse, con i giochi chiusi già prima di partire. Se poi si dovesse presentare la possibilità, ne parlerò con la mia famiglia, anche se non è questa la mia ambizione”.

Redazione
© Riproduzione riservata
17/01/2022 10:51:12


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