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Una copia della “Crocifissione Bianca” donata al Presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti

Bassetti: “attraverso me questo dono passa alla chiesa italiana"

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Dopo il Papa anche al cardinale, Gualtiero Bassetti, Presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) arcivescovo di Perugia-Città della Pieve è stata consegnata , una copia della "Crocifissione Bianca", di Marc Chagall (1938, Olio su tela Chicago, Art Institute) portata a termine con certosina tecnica e attenzione dal maestro Stefano Lazzari e dal suo staff nella  bottega-laboratorio di Città di Castello dopo oltre sei mesi di lavoro.  L'opera è stata ricreata lavorando con pigmenti naturali strato su strato, dipingendo i particolari con una lente d'ingrandimento poiché la sua dimensione è circa 2,5 volte più piccola dell'originale: 60x53,5 centimetri. A dicembre del 2019 il maestro Lazzari l’aveva consegnata a Papa Francesco direttamente nella residenza di Santa Marta dove è stata collocata con estrema cura su precise disposizioni del Pontefice che tiene molto a questa opera che raffigura Cristo crocifisso, preso come simbolo dell’ebraismo e, attorno a lui, scene di distruzione e persecuzione. Il Papa vide questo dipinto al Duomo di Firenze, durante una sua visita e se ne innamorò. Stesse sensazioni che ha provato anche il cardinale Gualtiero Bassetti a Città di Castello alla Pinacoteca a margine della visita alla mostra, “Raffaello giovane e il suo sguardo”, appena l’opera gli è stata consegnata con una dedica particolare dal titolare della Bottega Tifernate, dal maestro Stefano Lazzari che ha brevettato una particolare tecnica, la pictografia, che consente di realizzare copie di antichi capolavori (affreschi, dipinti su legno e su tela) identiche all'originale, grazie anche al ricorso di pittura e finitura analoghe a quelle antiche. Presenti anche il sindaco Luca Secondi, il vescovo di Città di Castell, Domenico Cancian e la Professoressa, Laura Teza, curatrice della mostra assieme alla Professoressa, Marica Mercalli. “Sono contento perché attraverso la mia povera persona questo dono passa in qualche modo alla chiesa italiana. Voglio che sia trasmesso perché è la sintesi di un pensiero che sottolinea le nostre radici che sono radici bibliche, cristiane, coniugate insieme a quelli che sono i drammi della società di oggi di cui non possiamo dimenticarci. Il Papa anche nei suoi interventi che fa potremo dire che fa sempre riferimento a quel quadro perché al centro sta il crocifisso e attorno al crocifisso ci sono tutti i drammi dell’umanità”. E’ quanto dichiarato dal cardinale Gualtiero Bassetti, visibilmente commosso, al termine della breve ma sentita cerimonia di consegna dell’opera di straordinaria bellezza.  La “Crocifissione Bianca”, di Marc Chagall (1938, Olio su tela Chicago, Art Institute) è stata ricreata lavorando con pigmenti naturali strato su strato, dipingendo i particolari con una lente d’ingrandimento poiché la sua dimensione è circa 2,5 volte più piccola dell’originale: 60×53,5 cm.  Il dipinto originale è stato realizzato nel 1938 quando Hitler e le sue truppe iniziavano la persecuzione sugli ebrei. Chagall, ha voluto racchiudere su una tela la sofferenza, attraverso l’uso di simboli e immagini. Il dipinto presenta al centro, in grande, la figura di Cristo crocifisso, preso come simbolo dell’ebraismo e, attorno a lui, scene di distruzione e persecuzione. “Sono onorato delle belle parole del cardinale Bassetti e fiero di aver contribuito nel mio piccolo a suscitare sensazioni e sentimenti così profondi che ora più che mai sono lo specchio della realtà che stiamo vivendo”,  ha detto, Stefano Lazzari, che tiene a precisare assieme al padre Romolo, alla sorella Francesca e a tutti i giovani collaboratori della “bottega”, che “l’ispirazione è stata facilitata dal luogo dove ogni giorno lavoriamo, Città di Castello, dove Piero della Francesca, Signorelli, Raffaello e Alberto Burri hanno lasciato segni indelebili”.

LA SCHEDA

Da oltre 30 anni la Bottega Tifernate è impegnata nella riproduzione di opere d’arte, certificate dal Ministero dei Beni Culturali; ha brevettato una particolare tecnica, la «pictografia» che consente di realizzare copie di antichi capolavori (affreschi, dipinti su legno e su tela) identiche all’originale, grazie anche al ricorso di pittura e finitura analoghe a quelle antiche. “Ricreare il pathos che si prova di fronte ad un’opera originale”, questa è la mission che ha guidato e guida fino ad ora la famiglia Lazzari, il padre Romolo e i figli Stefano e Francesca. Stefano Lazzari nasce a Città di Castello nel 1971. Nel 1990 si diploma all’Itis come informatico e, la passione per l’arte, lo porta a iniziare un percorso di ricerca, da autodidatta, sulle tecniche pittoriche antiche per la ricreazione di opere su Affresco, Tela e Tavola. Nel 1995 fonda la Bottega Tifernate e nel 2000, ottiene il brevetto per invenzione della Pictografia. Lavora anche da artista, creando opere senza tempo, molto classiche ma anche estremamente moderne. Nel 1995 Fonda la Bottega Tifernate con la sorella Francesca ed il padre Romolo, e costituisce una vera bottega d’arte composta da un team di pittori, cesellatori, intagliatori. Insieme a loro studia i dipinti originali dei più grandi artisti del passato, ubicati nei musei o in collezioni private e realizza grandi progetti artistici che lo portano a collaborare con grandi critici d’arte, restauratori e direttori museali. Questo gli permette di ottenere la conoscenza della chimica del colore oltre che l’apprendimento di ricette e metodi di lavorazione segreti e non più conosciuti. Il rapporto con i migliori restauratori lo istruiscono anche sugli errori di lavorazione dei dipinti emersi dopo secoli di esposizione alle sollecitazioni ambientali. Nel 1997 l’ICR (Istituto Centrale del Restauro di Roma), riconosce la Pictografia come tecnica migliore al mondo per la riproduzione su affresco dei frammenti crollati nella volta della Basilica di Assisi a causa del terremoto; 1998  Il Principe Ranieri III “ ritiene la Pictografia una tecnica “di grande spessore ed interesse artistico e culturale”; nel 2000  Il prof. Antonio Paolucci elogia la Pictografia e richiede la presenza nei bookshop dei più importanti musei fiorentini; nel 2010, La Bottega Artigiana Tifernate viene premiata come “Eccellenza Umbra” per aver saputo affrontare la crisi esportando nel mondo il buon nome dell’artigianato della Regione; nel 2016  Il Maestro scenografo, premio Oscar con Tornatore Francesco Frigeri, giudica la pictografia come “tecnica migliore al mondo per ricreare dipinti da utilizzare nei set cinematografici”; nel 2018  Card. Angelo Comastri, Vicario del Papa, elogia il lavoro di Lazzari dopo la consegna di un’opera ricreata dal Perugino per i suoi 50 anni di sacerdozio; nel 2018 – Sua Santità Papa Francesco elogia il lavoro di Lazzari dopo la consegna di un’opera per la sua residenza “Casa Santa Marta”; nel 2019 – Il prof. Pietro Zander, Responsabile Necropoli Vaticana e Antichità Classiche, elogia la tecnica pictografica. Illustri committenti pubblici e privati nel corso di questi venti anni di attività: Il Ministero dei Beni Culturali – Provincia di Ferrara per la realizzazione di pictografie su tela per “I Camerini del Principe” nel Castello Estense di Ferrara, la Diocesi di Modena per la realizzazione della “Madonna di Piazza” e della “Madonna della Colonna” da esibire nel Duomo di Modena, la realizzazione dei dipinti per la “Porziuncola Nuova” a San Francisco, insignita di Indulgenza Plenaria, realizzazione di tele dipinte per il Palazzo Ducale di Vilnius, in Lituania,  realizzazione di 51 affreschi italiani del rinascimento per un museo permanente a Seoul in Corea,  un dipinto per la Sala del Consiglio della Provincia di Perugia, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, un affresco di Palmerino di Guido da sostituire all’originale nella piazza del Comune, dopo la sua collocazione all’interno della Pinacoteca Civica per motivi di conservazione, la ricreazione di un’opera  di Vincenzo Barboni collocata nella facciata del Duomo di Città di Castello. Anche fra i privati committenti illustri: realizzazione di un affresco di Piero della Francesca “Maria Maddalena” destinato alla Principessa Carolina di Monaco,  realizzazione di dipinti della Collezione Privata dei Principi Doria Pamphilj, realizzazione di 23 opere a dimensione originale per il Museo permanente di Leonardo da Vinci in via della Conciliazione a Roma, riproduzioni per il docufilm di Sky “Raffaello, Il Principe delle Arti”,  riproduzioni per il docufilm “Michelangelo – Infinito”,  riproduzioni per il film “Medici II”,  per il film a puntate “Il Nome della Rosa” Con John Turturro. Nel 2019 ha realizzato per Papa Francesco una “copia” identica all’originale della “Crocifissione Bianca”, di Marc Chagall (1938, Olio su tela Chicago, Art Institute).

Redazione
© Riproduzione riservata
11/01/2022 17:57:55


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