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Pos obbligatori: le sanzioni per chi non si adegua sono rinviate al 2023

L’importo dell’ammenda è di 30 euro, più il 4 per cento del valore della transazione

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Ancora un rinvio per le sanzioni a chi rifiuta i pagamenti con bancomat e carte. In fase di conversione in legge del decreto Recovery, che conteneva la novità, l’avvio vero e proprio delle multe è slittato di un anno, al 1° gennaio 2023. L’importo della sanzione rimane fermo a 30 euro, più il 4 per cento del valore della transazione. La misura verrà applicata a tutti coloro che già dovrebbero accettare carta e bancomat con un Pos. Questo significa che la norma riguarda chiunque offre prodotti e servizi al pubblico. Esercenti quindi, ma anche professionisti come medici, avvocati, tassisti eccetera.«Si tratta di un rinvio ingiusto – dice il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -. I cittadini attendono da anni l'introduzione di sanzioni per chi rifiuta il pos, considerato che finché non saranno in vigore le sanzioni qualsiasi esercente o professionista può rifiutare i pagamenti con carte e bancomat. Proprio in virtù degli errori commessi in passato e che hanno vanificato le disposizioni sul pos, il governo avrebbe dovuto anticipare al 2022 l'introduzione delle sanzioni per gli esercenti, che così hanno un ulteriore anno di tempo per dire "no" a chi chiede di pagare con moneta elettronica».

Già in passato erano stati fatti tentativi in questa direzione mai però trasformati realmente in sanzioni per rendere efficace l’obbligo: a partire dal 2014, grazie al decreto legge numero 179/2012 del Governo Monti, era stato introdotto in Italia l’obbligo per negozianti e professionisti di accettare i pagamenti con pos, misura poi confermata ed estesa a partire dal 1° luglio 2020 dal decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio (n. 124/2019). Nessuna delle due norme, tuttavia, aveva introdotto sanzioni per gli esercenti che rifiutavano pagamenti con carte e bancomat. Questo ha portato ad una situazione paradossale in cui ancora oggi numerosi negozianti in tutta Italia, pur possedendo il pos, impediscono ai clienti di pagare con moneta elettronica, consapevoli che non andranno incontro ad alcuna multa. Per anni i consumatori hanno denunciato l’assenza di provvedimenti e sanzioni nei confronti di esercenti e professionisti che non consentono i pagamenti con pos. Dai taxi agli artigiani, passando per professionisti, bar, ristoranti e locali commerciali, troppo volte i consumatori si sentono rispondere “no” alla loro legittima richiesta di pagare attraverso bancomat o carte di credito. Un rifiuto che alimenta l’evasione fiscale.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
08/01/2022 20:02:10


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