Natale con “Le mani che lavorano” a Sestino
Tradizione, religiosità, modernità, con materiali green e molta natura
Lavora tutto l’anno, ma con l’avvicinarsi di “Babbo Natale” e della “poesia” dei presepi, l’Associazione sestinate “Le mani che lavorano” riscalda le piazze assiderate dalle giornate invernali. “Un calendario fitto - come spiega la “storica” presidente, Brunella Nocentini - nonostante la pandemia del Covid, che ci ha costretto a qualche rinuncia. Abbiamo coinvolto le scuole, le famiglie, gli artigiani. La gara dei Presepi ha visto un ‘ottima partecipazione e ci ha sorpreso che abbiano partecipato “mani sestinati” emigrate ma con Sestino ancora nel cuore”. Ha vinto Maria Pia Santi, seguita da Anna Sacchi e figlia Nicol Vergari e Danilo Meazzini. Menzione particolare per “Il presepe al tempo del Covid” di Lisetta Magrini. Nella categoria bambini la classifica vede Marco e Dalita Ferri Marini al primo posto seguiti da Camilla Giampieri e Andrea Tullio Donati.
Tradizione, religiosità, modernità come materiali green e molta natura, sono elementi che emergono in tutta la produzione esposta nella sede dell’associazione nelle bancarelle delle piazze.
Non a caso, si può dire, proprio per questi preliminari, la vincitrice del concorso dei presepi è stata una “artista” di origini sestinate ma ormai trasferita nella marchigiana valle del Metauro, Maria Pia Santi. Il suo lavoro è animato da personaggi che riproducono realisticamente i suoi avi sestinati e vecchie conoscenze: “Ho dedicato il presepe ai miei avi e alla discendenza. Nei Re Magi ho raffigurato i tre fratelli; nonno Giuseppe, il capofamiglia, è San Giuseppe; la moglie, zia Ida, è Maria. Aveva un cuore grande e amore per tutti. Il personaggio che cuoce il pane è il mio straordinario babbo Luigi, mentre mamma Veronica donava il latte come balia, zia Lucia lavava i panni...”. Così commenta Maria Pia il suo lavoro.
Il presepe ha una sua realtà e una sua religiosità intrinseca ma è anche una civiltà contadina millenaria, un vangelo fotografato nel secondo millennio.
Né meno pulsanti sono le letterine che i bambini hanno scritto a Babbo Natale, particolarmente sotto il titolo “Il Paese che vorrei”.
Anche l’ultima attività della Associazione, svoltasi il 21 dicembre - ma continueranno ancora - è stata veramente un successo. Era rivolta ai bambini: “Un pomeriggio creativo - conclude la presidente Nocentini - tra gnomi, babbi natale e alberelli… i bambini si sono divertiti, hanno lavorato e hanno chiesto di ripetere l’esperienza”.
Hanno collaborato ai mercatini la locale Pro Loco e l’amministrazione comunale.
Giancarlo Renzi
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