Tim, Gubitosi si dimette dal Cda: accordo per buonuscita da 6,9 milioni
Avviata l'analisi della proposta di Kkr, tempi non quantificabili
Luigi Gubitosi si è dimesso con effetto immediato dal Cda di Tim, dopo aver raggiunto un accordo che prevede la reciproca rinuncia a ogni pretesa in relazione al rapporto di lavoro dipendente. L'accordo prevede il riconoscimento a Gubitosi di un importo di circa 6,9 milioni di euro. L'ex a.d. ha inoltre rinunciato a qualsiasi pretesa nei confronti della Società in relazione al rapporto di amministrazione. Lo ha reso noto Tim in una nota.
L'obiettivo ultimo è accelerare il processo di confronto con Kkr, che è pronta a mettere sul tavolo quasi 40 miliardi, tra i circa 10 dell'offerta di acquisto e 30 per i successivi investimenti di sviluppo della rete nei prossimi 10/15 anni, ma per ora la data room non verrà aperta e anche per la nomina di Labriola ad amministratore delegato bisognerà aspettare il prossimo Cda, che non si esclude possa essere a breve.
Gubitosi, che ormai non aveva più la fiducia del primo azionista Vivendi, esce senza 'maxi' buone uscite ma con una liquidazione di 6,9 milioni di euro, spinto dalla stessa motivazione che lo aveva portato alla rinuncia alle deleghe da a.d., ovvero accelerare una decisione su Kkr. Il fondo americano non intende fare operazioni che possano essere percepite come ostili né dalla società né dal governo, come emerso nei giorni scorsi con l'indicazione ufficiale che non esiste una deadline nella proposta fatta avere al board ma se il Cda rigettasse la proposta l'ultima parola spetterebbe al mercato.
Gli advisor sono al lavoro, Goldman Sachs e Lion Tree per Tim e Jp Morgan e Morgan Stanley per Kkr, ma è presumibile che l'apertura della dataroom avvenga come ultimo passo, quando l'esecuzione dell'Opa sarà vicina. Non è però l'unica freccia che Tim ha a disposizione, emerge che sul tavolo del Cda ci sono anche altri piani. ll Cda e il Comitato ad-hoc sono allineati sul modo di procedere con il fondo Usa e si impegnano a farlo "in maniera tempestiva ed esauriente".
Al momento sono "in corso una valutazione dettagliata" della manifestazione di interesse e "un'analisi comparativa della stessa rispetto ad alternative strategiche e prospettive future della società, mirate a decidere, tra le altre cose, se dare accesso alla due diligence richiesta da Kkr". Il tutto si lega alla revisione del piano in corso: "Questo processo è complesso e richiederà dei tempi che in questo momento non sono quantificabili", precisa il Cda attraverso una nota.
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