Telefonata Draghi-Putin: al centro la crisi afghana, G20 e relazioni bilaterali
Sul caso Beirut: "C'è la consapevolezza che l'emergenza umanitaria è gravissima"
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto stamattina una conversazione telefonica con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi della crisi afghana, i lavori preparatori del prossimo Vertice G20 e le relazioni bilaterali. Lo rende noto Palazzo Chigi.
Che il tema della crisi afghana sia ai primi posti sull’agenda del premier lo dimostra il fatto che Draghi non perde occasione di ripetere che «c'è la consapevolezza che l'emergenza umanitaria è gravissima». Tanto che durante il summit del G20 straordinario dedicato all’emergenza Afghanistan si era parlato di «catastrofe umanitaria e con l'avvicinarsi dell'inverno c'è la percezione di come la situazione stia precipitando».
A quel vertice non aveva partecipato né il presidente russo, né il leader cinese Xi Jinping. Per Draghi si era trattato comunque di «Un successo». Una «prima risposta multilaterale» alla crisi. Nonostante l’assenza dei due leader al G20 straordinario, per Draghi ne era comunque «valsa la pena». Questa mattina, poi, la telefonata con Putin.
Commenta per primo.