Revenge porn, ora anche gli over 14 possono rivolgersi al Garante
È una delle novità previste sul tavolo del Consiglio dei ministri e in discussione
Non solo riaperture e capienze di locali pubblici, stadi, musei, cinema, teatri. Sul tavolo del Consiglio dei ministri c’è anche la questione delicata della tutela dei minori, in particolare coloro che sono vittime di “revenge porn”.
In particolare le norme previste dalla bozza prevedono che «chiunque, compresi i minori ultraquattordicenni, abbia fondato motivo di ritenere che immagini o video a contenuto sessualmente esplicito che lo riguardano, destinati a rimanere privati, possano essere oggetto di invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione senza il suo consenso», «può rivolgersi, mediante segnalazione o reclamo, al Garante, il quale, entro quarantotto ore dal ricevimento della richiesta, provvede» ad intervenire. "Quando le immagini o i video riguardano minori, la richiesta al Garante può essere effettuata anche dai genitori o dagli esercenti la responsabilità genitoriale o la tutela», prevedono inoltre le norme sul tavolo del Cdm.
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