Università, inchiesta su bandi “pilotati”: 24 professori indagati, c’è anche l’infettivologo Galli
Operazione in tutta Italia: l’indagine dei pm di Milano riguarda anche il numero chiuso
Blitz dei carabinieri a casa del professore Massimo Galli, primario della clinica di infettivologia dell’ospedale Sacco, ordinario di malattie infettive all’Università statale di Milano che andrà in pensione il primo novembre, uno dei virologi più noti, stimati e apprezzati dal pubblico in questi due anni di pandemia è coinvolto in un presunto giro di concorsi truccati.
L’accusa ipotizzata dalla procura è quella di turbata libertà degli incanti, perché i concorsi sarebbero assimilabili ad appalti pubblici, e di falso ideologico. Le indagini, coordinate dai pm Luigi Furno e Carlo Scalas, avrebbero portato alla luce un «sistema» di concorsi truccati per favorire gli allievi. Sono trentacinque i nomi finiti nel registro degli indagati, tra cui quello del professor Galli. I carabinieri del Nucleo antisofisticazione, diretti dal comandante Salvatore Pignatelli, all’alba di questa mattina hanno perquisito uffici e abitazioni degli indagati, per sequestrare documenti e materiale utile agli accertamenti. Compresa la copia forense di mail e chat su computer e cellulari degli indagati.
Galli, per far vincere un concorso per un posto da professore di ruolo all'Università Statale a Gianguglielmo Zehender, assieme al collega Francesco Auxilia, si sarebbe mosso con gli altri due «per l'allontanamento di altri potenziali candidati e la predisposizione di un bando che potesse esaltarne il curriculum». E avrebbe ritagliato «il bando sul profilo» del vincitore (nomina il 22 settembre del 2020) «facendo predisporre un 'medaglione' che potesse favorirlo». E' il terzo episodio di turbativa d'asta contestato, come si legge nel decreto dei pm Furno e Scalas, a Galli. Oltre a Galli, anche un noto virologo in prima linea durante l'emergenza Covid è indagato dalla Procura di Milano per la vicenda dei presunti concorsi pilotati di docenti e di personale sanitario e irregolarità nelle iscrizioni alle facoltà di medicina. E' Massimo Andreoni, ordinario alla Sapienza di Roma, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e primario al policlinico Tor Vergata. Andreoni, risponde di falso in concorso con Galli e altri colleghi, come componente della commissione giudicatrice del concorso bandito nel luglio 2020 per un professore di seconda fascia all'università di Torino. Perquisizioni e acquisizioni di documenti riguardano in totale 33 persone, tra cui docenti delle università del capoluogo lombardo, Pavia, Torino, Roma e Palermo.
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