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Gkn, accolto il ricorso dei 422 operai licenziati via mail

Alle 17 previsto tavolo con l’azienda al Mise

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Sollievo per i 422 lavoratori dello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze) di Gkn, azienda britannica di componentistica per l’automotive. Il tribunale del lavoro ha infatti accolto il ricorso del sindacato della Fiom, partito dopo che Gkn aveva notificato ai suoi dipendenti la decisione di licenziarli via mail. Per il giudice l'azienda ha violato l'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, mettendo in atto comportamenti antisindacali. Oggi è previsto un tavolo con l’azienda al Ministero dello sviluppo economico, a cui sarà presente anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: «Sono soddisfatto, la sentenza del Tribunale che annulla i licenziamenti voluti da Melrose permette a tutti noi di parlare di lavoro, territorio e produzione. Per evitare il riproporsi di questi episodi è fondamentale che intervenga il governo con una normativa apposita».

Il testo della sentenza

Con questa decisione, il Tribunale di Firenze condanna la società a «revocare la lettera di apertura della procedura di licenziamento collettivo» del 9 luglio scorso. Nel decreto che sancisce la revoca, il giudice Anita Maria Brigida Davia scrive che Gkn «ha violato gli obblighi di informazione a suo carico nei confronti dei sindacati». Quanto al rispetto del ruolo del sindacato stesso - chiarisce il giudice - appare significativa la chiusura di 24 ore per 'par collettivo', concordata con motivazione rivelatasi successivamente pretestuosa e artatamente programmata per il giorno successivo a quello fissato per decidere la cessazione di attività, in modo da poter comunicare la suddetta cessazione ai lavoratori e al sindacato con lo stabilimento già chiuso».

L’azienda dovrà inoltre pagare in favore del sindacato ricorrente le spese di giudizio: «9.300 euro oltre Iva, cpa e contributo spese generali».

La replica dell’azienda 

In attesa del tavolo convocato per le 17 a Mise, l'ad di Gkn Driveline ha inviato una lettera ai ministeri  di Lavoro e Sviluppo Economico: «Procediamo all’immediata esecuzione del provvedimento, revocando la suddetta procedura (senza che ciò possa considerarsi acquiescenza e con ogni più ampia riserva di impugnazione)». Pur dandio avvio alle pratiche di revoca, l’azienda non molla e preannuncia la possibilità di tornare nuovamente in tribunale per ridiscutere della vicenda. 

I commenti di politica e sindacati

«È confermata la convocazione del tavolo Gkn per oggi al Mise. La revoca dei licenziamenti collettivi è un primo grande passo per i lavoratori che da mesi presidiano lo stabilimento di Campi Bisenzio. Questo risultato certifica gli sforzi sinergici portati avanti dalle Istituzioni, dai sindacati, dai lavoratori e da tutta la comunità che dal primo momento ha sostenuto il territorio in questa difficile battaglia». Ad affermarlo è la viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde commentando la sentenza del Tribunale di Firenze che ha revocato la procedura di licenziamenti alla Gkn. «In questi mesi abbiamo convocato il tavolo due volte, non abbiamo mai interrotto le interlocuzioni con le parti e abbiamo lavorato in un contesto difficile con una azienda che ha smarrito il suo senso di responsabilità sociale. Ora dobbiamo essere concreti, perché quando parliamo di 422 lavoratori, più l'indotto, parliamo di famiglie», sottolinea Todde.

Più tardi arriva il commento di Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico: «Per quanto riguarda Gnk, c'è la sentenza del Tribunale. Vuol dire che in Italia le regole ci sono. Questo non è il far west e tutti devono rispettare le regole. Questo è un primo passo per ristabilire un ordinato sistema di cose». 

La sentenza ci conferma  – ha spiegato Enrico Letta, leader del Pd - la necessità di misure come quelle che il Governo sta immaginando con il ministro Orlando, che rivedano completamente le modalità di relazione con le multinazionali dei territori, e questo riguarda anche Napoli con la Whirlpool». «Il governo – ha aggiunto - sta lavorando ad in testo che uscirà nei prossimi giorni ed è una necessità. Altri Paesi in Europa si sono già mossi in questa direzione e noi anche da Napoli, pensando alla Whirlpool ed al destino dei suoi lavoratori, riteniamo che si debba fare un passo avanti».

«La revoca della lettera d'avvio della procedura di licenziamento per i lavoratori della Gkn «è un'ottima notizia, speriamo che questo porti buon senso all'interno della parte della proprietà, e li faccia mettere intorno a un tavolo», ha affermato Matteo Renzi, leader di Italia Viva. «Buone idee per salvare la Gkn e centinaia di posti di lavoro ci sono, a condizione che ci si metta sul serio a discutere, e non a fare il muro contro muro che l'azienda ha voluto fare fino ad oggi», ha aggiunto Renzi, secondo cui «è fondamentale che ci si sieda intorno al tavolo, che il governo faccia la propria parte, e che si tenti il tutto per tutto per evitare che alla Gkn a Campi finisca come è successo due anni fa - ha concluso, riferendosi alla vertenza Bekaert - in un'analoga vicenda drammatica a Figline Valdarno».

« La decisione del Tribunale del Lavoro di Firenze è stata importante perché ha richiamato al rispetto del diritto, anche da parte delle multinazionali» ha dichiarato l'avvocato Franco Focareta, che con l'avvocato Andrea Stramaccia ha assistito la Fiom nel ricorso: «Non è vero che in questo caso, come si è detto da più parti e come hanno sottolineato anche voci di Confindustria, sia stata messa in discussione la libertà di impresa, ma come prevede anche la Costituzione, che la libertà di impresa venga esercitata nel rispetto delle regole», ha proseguito Focareta.

Un appello a cessare le divisioni è giunto da Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera: «Orta tocca alla politica. Dobbiamo dare al Paese rapidamente norme chiare ed equilibrate che impediscano le delocalizzazioni immotivate e senza regole. Si mettano da parte le divisioni in nome dell'interesse dei lavoratori e della dignità dell'Italia». 

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
20/09/2021 13:48:11


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