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Ciclismo d'oro alle Olimpiadi di Tokyo, la medaglia arriva a Sansepolcro con Fred Morini

"Siamo i più forti, permettetemi di dirlo", dice l'osteopata e massaggiatore della nazionale

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È arrivata a Sansepolcro una delle sei medaglie d’oro conquistate dall’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020. È quella che stringe forte al petto Federico, per tutti “Fred”, Morini: 44enne originario di Selci nel Comune di San Giustino, seppure oggi residente a Sansepolcro dove lavora, che è nello staff medico della nazionale italiana di ciclismo su pista che ieri ha conquistato la medaglia più importante con Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan. Ma c’è di più perché accanto al titolo olimpico c’è il nuovo record del mondo che il quartetto, il quale ha battuto in finale la Danimarca, è riuscito a stabilire. “Sono orgoglioso di essere parte della nazione come osteopata e massaggiatore – dice Fred, raggiunto telefonicamente in Giappone – da tre anni sono stato chiamato a farne parte dal commissario tecnico Marco Villa e da quel momento ho sempre cercato di migliorarmi in tutto e contribuire al lavoro di crescita che oggi ha raggiunto l’apice”. Per Morini alle spalle c’è un passato importante da ciclista dilettante con diverse vittorie che gli sono valse il passaggio tra i professionisti: dopo la vittoria in una tappa del Giro dell'Austria 2001 con la maglia della Gerolsteiner, il terribile infortunio in allenamento; una caduta sulla strada della Montesca gli provoca uno shock midollare e la paraparesi degli arti inferiori. Lui non si ferma, diventa giornalista e poi commentatore sportivo; lavora nel mondo Bianchi – azienda leader nel settore del ciclismo – per poi entrare nell’ambiente medico. “E’ un oro che pesa tantissimo, ma è la sensazione di ‘carico’ più piacevole al mondo perché chi come me nasce nello sport e ci cresce per decenni, durante i quali costruisce dei sogni e per questi lavora, ma ad un certo punto accade qualcosa che li infrange come l’incidente in allenamento da professionista, ha modo di riprendersi una bella e sana rivincita”. Un record del mondo battuto per ben due volte fermando il cronometro, in finale, su 3.42.032. “Un’Olimpiade si prepara con un principio fondamentale, l’essere disposti a sacrificare molto della propria vita, perseveranza, vivere lontano da casa per settimane durante l’anno e creare un gruppo forte anche mentalmente tra staff ed atleti”. E i momenti che precedono la gara come si vivono? “Con tanta tensione che però devi essere bravo a non far passare tra gli atleti. Inoltre, devi essere bravo a trasmettere serenità e distogliere l’attenzione degli atleti sulla performance portandoli a parlare di altro: essendo anche psicologo mi riesce abbastanza bene, ma credetemi non è cosa facile”. Una grande impresa per la nazionale italiana di ciclismo e Federico Morini torna nella sua terra, a cavallo tra Umbria e Toscana, con una medaglia d’oro al collo. “Siamo i più forti, permettetemi di dirlo – conclude con una battuta – e questo non prendetelo come una presunzione, se poi qualcuno lo facesse pazienza: per una medaglia d’oro alle Olimpiadi ci sta!”. Bravo Fred, siamo orgogliosi di te!

Redazione
© Riproduzione riservata
05/08/2021 12:03:43


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