Erdogan attacca Israele: “Stato terrorista, l’Onu agisca subito”
Proseguono gli scontri in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza
«Il Consiglio di sicurezza dell’Onu deve prendere rapidamente delle misure nel quadro delle risoluzioni dell'assemblea generale dell'Onu per la pace a Gerusalemme. È un dovere di tutta l'umanità resistere agli attacchi di Israele contro le città palestinesi e Gerusalemme». Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tornando a definire Israele uno «Stato terrorista». Resta altissima la tensione in Cisgiordania e Striscia di Gaza tra bombardamenti e attacchi. A Jenin si registrano decine di palestinesi feriti, secondo fonti mediche raccolte dall’agenzia Wafa, dopo che l’esercito israeliano ha aperto il fuoco contro chi manifestava al checkpoint di al-Jalameh. Altre sparatorie a Tulkarm, nel nord-ovest della Cisgiordania, e a Nablus, al checkpoint di Huwwara, a sud della città: i soldati avrebbero sparato, ferendo due palestinesi con munizioni vere e molti altri con quelle di gomma. Save the Children, invece, esorta con forza la comunità internazionale a usare la sua influenza con le parti in conflitto per cercare il più rapido percorso possibile per contenere l'escalation mentre continua a salire il numero delle vittime a Gaza e nel sud di Israele. Sono 119 i civili palestinesi che sono stati uccisi a Gaza, compresi 31 bambini, e nel sud di Israele sono stati uccisi 7 civili israeliani, compresi 2 bambini. Mentre i bombardamenti a Gaza e nel sud di Israele continuano, Save the Children, lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, conferma che almeno 31 scuole e una struttura sanitaria a Gaza sono state danneggiate dagli attacchi aerei israeliani. Le 31 scuole di Gaza sono frequentate da oltre 24.000 bambini.
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