Mondo Politica: intervista a Elisa Mancini vicesindaco di San Giustino

Seconda legislatura consecutiva in giunta per Elisa Mancini, che dal maggio del 2019 ricopre anche l’importante carica di vicesindaco di San Giustino e di assessore a urbanistica, ambiente, edilizia, energia e partecipazione. Un quinquennio di notevole impegno per la vice di Paolo Fratini, sperando di lasciare alle spalle quanto prima l’emergenza della pandemia. 

Vicesindaco Mancini, al di là della parentesi del Covid-19 che sta condizionando anche la vita amministrativa, quali differenze vi sono fra la precedente e l’attuale legislatura, nonostante la conferma di tante figure già presenti?

“A livello di impostazione, non è cambiato nulla. Rimangono sempre validi i principi della massima condivisione e del coinvolgimento di giunta e consiglieri comunali. I volti nuovi usciti dalle elezioni del maggio 2019 stanno comunque crescendo e tutti si stanno impegnando molto. Abbiamo voluto dare massimo spazio al lavoro di squadra, per quanto la soluzione delle riunioni in videoconferenza stia creando difficoltà: il non potersi vedere di persona diventa un fattore limitativo”.

Lei personalmente ha iniziato questo mandato con un importante risultato: l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti a seguito del sistema “porta a porta” spinto, in collaborazione con Sogepu spa. In che rapporto stanno i meriti dell’amministrazione con quelli della cittadinanza?

“Diciamo che c’è il contributo di entrambe le parti. Noi abbiamo fatto la scelta di puntare su una efficace campagna di sensibilizzazione articolata su zone del territorio comunale, con gli incontri di settembre riservati alla popolazione suddivisa in piccoli gruppi, però siamo riusciti a coinvolgere tante persone e si è rivelato utile il rapporto diretto anche per far assimilare in ognuno il cambio di abitudini che era in atto. Un cambio non solo comportamentale, ma anche e soprattutto culturale. Sotto questo profilo, i sangiustinesi hanno risposto ottimamente e la percentuale fatta registrare è senza dubbio merito loro e di tutti noi”.

Nonostante l’impennata in positivo della quota di raccolta differenziata, arrivata al 77% nel giro di pochissimi mesi, vi sono ancora margini di miglioramento da sfruttare?

“Con l’inizio del mese di marzo, per chi ha orti, giardini o comunque spazi verdi c’è il nuovo servizio gratuito di ritiro a domicilio di sfalci d’erba, piccole potature, foglie, fiori recisi e ramaglie. Le utenze che hanno fatto richiesta – 660 in totale - hanno già ricevuti i bidoni carrellati. Tutto ciò elimina di conseguenza i sacchi nei quali finora i cittadini smaltivano la frazione verde. I contenitori consegnati a domicilio dagli addetti di Sogepu dovranno essere esposti per consentire lo svuotamento nei giorni indicati. La raccolta a domicilio gratuita è stata estesa anche per gli ingombranti”.

Avere assunto la carica di vicesindaco sta comportando per Lei anche un maggiore impegno?

“E’ un ruolo diverso, ma condivisione e sinergia rimangono sempre i punti cardine, nel senso che poi tutti in qualche modo riusciamo a intervenire su tutto, ma è il bello del lavoro di squadra. Essere vicesindaco indubbiamente mi lusinga e cerco di svolgere questo ruolo in piena sintonia con il sindaco Paolo Fratini, che ha il giusto approccio, una buona autorevolezza e anche quel pizzico di sana follia nell’alzare l’asticella degli obiettivi. Un’altra dote del nostro sindaco è quella di lasciare il giusto spazio e la necessaria autonomia agli assessori, in base ovviamente alle rispettive competenze”.

L’inizio del 2021 non è stato certo favorevole a San Giustino sul versante del Covid-19. Anzi, direi che è avvenuto tutt’altro! A suo parere, sia nel locale che a livello nazionale, fino a quando dovremo combattere con questo nemico invisibile?

“Pensiamo soltanto che, sul piano amministrativo, dobbiamo procedere con l’affidamento del nuovo piano regolatore, per cui essenziale diventa il momento di condivisione con la cittadinanza e fondamentale anche il ruolo svolto dalle associazioni. Non vedo quindi l’ora che questa emergenza si concluda, anche se nel mese di gennaio abbiamo avuto un’esplosione di casi inattesa, uno sbalzo superiore di dieci volte rispetto al normale andamento. Adesso stiamo andando per fortuna verso un decremento, seppure lento, dei casi di contagio. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a mantenere rapporti e contatti, perché la componente sociale ha risentito molto del Covid-19. La gente lo sta avvertendo molto e spero che entro l’estate si possa tornare alla normalità”.

Quanto potrà essere determinante l’operato del nuovo governo di Mario Draghi per far uscire l’Italia da un tunnel che è diventato anche economico?

“In questo momento, il governo nazionale deve garantire la massima stabilità per poterci concentrare sull’uscita dalla situazione sanitaria e per poter trovare sostegni alle imprese economicamente danneggiate dalla pandemia. La rivoluzione che ha portato Draghi alla testa dell’esecutivo con una larga maggioranza politica è accompagnata dalla presenza di tecnici nei dicasteri chiave. La priorità attuale è però quella di prendere subito in mano il piano vaccinale sulle Regioni: occorre essere veloci”.