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Mondo Politica: intervista a Paolo Carlini vice sindaco di Citerna

"I nostri concittadini si aspettano molto da noi e non possiamo certo deluderli"

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Entusiasmo e tanta voglia di fare, nonostante il “freno” del Covid-19. Alla sua prima esperienza da pubblico amministratore, Paolo Carlini è il vice del sindaco Enea Paladino al Comune di Citerna. Esponente di una famiglia titolare da tempo di un prestigioso mobilificio di Pistrino, Carlini sente ora il dovere e  il piacere di fare qualcosa per la sua comunità.  

Come sta procedendo per Lei questa inedita esperienza da pubblico amministratore, anche se condizionata da un’emergenza sanitaria che va avanti da un anno?

“Dopo la forte emozione dei primi giorni e dopo i primi mesi trascorsi, pieni di euforia e voglia di fare, ci siamo trovati immersi nel bel mezzo di una pandemia mondiale completamente inaspettata. Le vite e le abitudini di tutti noi sono state stravolte e - a mio avviso - mai come in questo periodo un amministratore deve essere vicino a quelle che sono le esigenze dei propri concittadini. Come amministratore mi sento in dovere, nel rispetto dei miei elettori, di essere appunto presente e, nonostante le difficoltà, il mio lavoro come quello del sindaco e di tutta la giunta sta andando avanti con più forza che mai, per essere ancor più pronti a una ripartenza con la lettera maiuscola. Gli obiettivi che mi ero prefissato nel primo periodo del mandato sono obbligatoriamente dovuti passare in secondo piano per poter lasciare il posto a esigenze e necessità che non avremmo mai voluto affrontare, ma nonostante tutto sono riuscito ad ottenere dei risultati importanti e continuo a lavorare per far si che siano solo l’inizio”.

Alla luce anche dello storico “ribaltone” del maggio 2019, quando avete posto fine a settant’anni di amministrazione di sinistra e centrosinistra, come si sta comportando l’opposizione nei vostri confronti?

“Essere riusciti dopo tanti anni a dare una svolta e un cambio di amministrazione nel nostro Comune non è stata affatto cosa facile; certo, a nostro favore ha giocato il malcontento degli ultimi anni di amministrazione, ma la vittoria fino all’ultimo minuto non era scontata. Nella nostra lista “Civica Libera Tutti” nessuno aveva in tasca tessere di partito e ognuno di noi aveva il suo passato e le sue idee politiche, ma la cosa più importante che ci accumunava era quella di portare il nostro contributo per realizzare “un cambiamento” nel Comune di Citerna. L’opposizione, fin dal primo giorno, è stata particolarmente attenta al nostro operato, pronta con interrogazioni e interpellanze per ogni decisione presa dalla maggioranza. Devo ammettere che questo ha giocato non poco a nostro favore, in quanto l’attenzione per ogni argomento e per ogni decisione è sempre stata alta, portando a mio avviso la giunta a una competenza elevata in ogni questione”.

Lei non solo è vicesindaco, ma anche (e soprattutto) titolare di deleghe importanti, vedi quella ai lavori pubblici. Compatibilmente con la situazione attuale, cosa prevede la vostra agenda?

“Indubbiamente, la delega più difficile da gestire è proprio l’assessorato ai lavori pubblici, i nostri concittadini si aspettano molto da noi e non possiamo certo deluderli. Già dai primi giorni, ci siamo messi al lavoro con i nostri uffici per cercare di dar vita a molti dei nostri progetti; nei primi sei mesi di mandato avevamo già partecipato a diversi bandi per molte centinaia di migliaia di euro e ora i risultati stanno arrivando. Nel breve periodo, daremo il via a molti cantieri importanti ed entro l’estate partirà il progetto di riqualificazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico della scuola media di Pistrino, intervento che nel complesso prevede oltre un milione di euro; ci sarà poi una riqualificazione della strada principale di Pistrino, via Roma, che prevede - oltre al rifacimento dei marciapiedi - la sistemazione di tutta la rete fognaria grazie anche alla collaborazione di Umbra Acque. Su Citerna partirà un altro importante cantiere, quello che prevede la ristrutturazione e riqualificazione del vecchio palazzo comunale, meglio conosciuto come casa Gnaldi. Sono partiti anche importanti interventi nei cimiteri, consistenti nella sistemazione delle coperture e nella realizzazione di nuove pensiline. Entro l’estate, si svolgerà la gara per la progettazione della messa in sicurezza del torrente Sovara, che permetterà di porre fine una volta per tutte agli allagamenti di Pistrino. Siamo in costante contatto con la Regione e la Provincia per la sistemazione del tratto della provinciale 100 tra Pistrino e Fighille, tratto che negli ultimi anni ha visto troppi incidenti e in diversi casi purtroppo mortali. Siamo riusciti ad ottenere il progetto per la messa in sicurezza e a breve riceveremo anche la comunicazione ufficiale del finanziamento. Posso dire con orgoglio che, nonostante il periodo e le difficoltà del momento, stiamo raggiungendo obiettivi importanti e che molto altro ancora “bolle in pentola”, ma non posso ancora anticipare troppo”.

Oltre che di lavori pubblici, Lei si occupa anche di ambiente: quale peso riveste questo aspetto in una realtà come quella di Citerna?

“Un’altra delega importante riguarda l’ambiente, dai più sottovalutata, ma in relazione a questa derivano infiniti impegni: basti pensare al solo fattore rifiuti. All’inizio del nostro mandato, ci eravamo imposti come obiettivo il raggiungimento del 90% di raccolta differenziata. Per poterlo raggiungere in accordo con SoGePu, verrà ulteriormente potenziato il servizio di raccolta differenziata, ampliando le zone e incrementando i servizi offerti, come ad esempio la raccolta del verde, a breve anche con la raccolta della plastica. Già nel primo anno di mandato abbiamo raggiunto - grazie alla collaborazione dei nostri concittadini - un innalzamento della differenziata di oltre sette punti percentuali. Altro aspetto importante per la delega ambiente è la salvaguardia e il rispetto del territorio; per questo, stiamo elaborando un adeguamento del regolamento per l’utilizzo dei fitofarmaci e un nuovo regolamento di polizia rurale, al fine di poter permettere ai nostri coltivatori di avere delle linee guida e delle regole certe per la tutela e la prevenzione dell’ambiente”.

Cosa significa amministrare un Comune non certo popoloso (poco più di 3mila abitanti), ma che si ritrova con tre centri di particolare consistenza, ossia Pistrino, Fighille e il capoluogo?

“Bella domanda! A differenza di quasi tutti gli altri piccoli Comuni presenti nel territorio, quello di Citerna ha la peculiarità di avere tre realtà, molto importanti e sostanzialmente con necessità differenti. Partendo dal capoluogo, Citerna è uno dei borghi più belli d’Italia, ricco di storia e di cultura, con un infinito valore artistico: basti pensare alla Madonna di Donatello, alle pitture del Pomarancio, al torrione, al cassero con i suoi giardini, alle sue chiese, ai suoi campanili e ai suoi monasteri. Come si può immaginare, per mantenere un patrimonio del genere le risorse non sono mai sufficienti. Fighille ha il Santuario della Madonna di Petriolo, che dal suo promontorio domina tutta la vallata, poi il suo piccolo museo che ospita le opere della mostra di pittura fra le più importanti d’Italia, con pittori contemporanei quotati a livello nazionale. E infine Pistrino, la frazione più popolosa del Comune, con la sua zona industriale che ospita importantissime aziende, conosciute in tutto il mondo. Al centro, il museo con le opere in bronzo di Bruno Bartoccini e la chiesa di Santa Maria, datata 1300, ricca di pitture votive del Rinascimento che fanno da cornice a un paesaggio immerso nella natura. Un importante ruolo in questa frazione lo detengono le associazioni; infatti, da oltre sessanta anni con la Festa dell’Uva, con la Festa dei Fiori e con i Martedì del Parco riescono a tenere sempre vivo lo spirito dei pistrinesi. Converrete con me che riuscire a conciliare, con le poche risorse che un piccolo Comune ha a disposizione, tre differenti e importanti realtà come queste diventa veramente difficile, ma soprattutto ogni intervento deve essere ben ponderato per cercare di dare ad ogni frazione il lustro che si merita”.

Mario Draghi la persona giusta al momento giusto per ridare fiato a un’economia che inevitabilmente ha risentito della forte botta? 

“In un momento difficile come questo, con una forte contrazione economica che investe ogni settore, indubbiamente il nostro Paese ha bisogno di una figura importante e di spessore, sia a livello nazionale che europeo. Visti i suoi precedenti di governatore della Banca d’Italia e della banca europea, Draghi potrebbe essere la persona giusta. Indubbiamente, avrà non poche difficoltà nel mantenere coesa una maggioranza formata da così larghe intese, ma in questo particolare momento la politica dovrebbe farsi da parte e collaborare per permettere alla nostra nazione di riacquistare lo splendore che si merita. Gli investimenti e il “recovery fund” sono una importantissima opportunità per un’economia bisognosa di una boccata di ossigeno, occasione assolutamente da non perdere ma che dovrà essere utilizzata per un effettivo rilancio dell’economia capace di comprendere tutti i settori, in particolar modo quelle categorie che a oggi hanno avuto più perdite a causa della pandemia. Il mio più grande augurio al neo presidente del consiglio è che riesca in questa grande sfida, perché tutti noi abbiamo bisogno del suo successo”.

Redazione
© Riproduzione riservata
02/03/2021 08:54:42


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