Notizie Nazionali Economia

I lavoratori delle imprese del Gioco Legale in piazza: “150mila lavoratori in difficoltà”

Le manifestazioni di protesta indette in contemporanea per il prossimo 18 febbraio

Print Friendly and PDF

Dopo agenti di viaggio, imprese della ristorazione, filiera dei matrimoni, sale da ballo anche i lavoratori delle imprese del Gioco Legale scendono in strada per protestare con due manifestazioni indette in contemporanea il 18 febbraio, dalle 15 alle 19, in piazza del Duomo a Milano e in piazza del Popolo a Roma. Lo scopo della protesta è "sensibilizzare le Istituzioni e l'opinione pubblica sul grave stato di difficoltà in cui versano oltre 150mila lavoratori (per un totale di 400mila persone circa) colpite dalla prolungata sospensione delle attività del settore dei giochi pubblici e dalla assoluta incertezza sulla data di ripresa". Una situazione definita "estremamente grave", tanto da aver portato per la prima volta a una protesta pubblica da parte dei lavoratori di tutto il comparto che manifesteranno uniti sotto la bandiera di «Lavoratori del Gioco Legale» per chiedere la riapertura immediata delle attività nelle regioni che sono classificate come zona Gialla, nel rispetto dei protocolli anti Covid già adottati da oltre 6 mesi. Tra le richieste anche la convocazione di un tavolo di confronto tra Governo, Regioni e associazioni di categoria «per trovare una equa soluzione ai diversi problemi che gravano sul settore tra i quali la questione territoriale e l’accesso al credito».
Le imprese del Gioco Legale sottolineano che, considerando anche il primo lockdown, «l’inattività prosegue ormai da 7 mesi, oltre 210 giorni di chiusura e la situazione, oltre a segnare un triste primato al livello europeo, ha portato ad un mancato gettito erariale pari a oltre 4,5 miliardi di euro».

I lavoratori, inoltre, rivendicano «la dignità di un comparto che rappresenta il presidio più efficace contro il gioco illegale a tutela dello Stato e dei cittadini». Alla manifestazione, promossa da un gruppo di imprese riunite temporaneamente per l’occasione sotto la sigla ATI Gioco Lecito e sostenuta dalla principali associazioni di categoria (Acadi, Anib, Astro, Confederazione Giocare Italia, EGP-Fipe, Federbingo, FIEGL Confesercenti, Sapar, S.G.I ), hanno già aderito 170 aziende, esercizi pubblici, sale bingo, sale scommesse, sale videolottery e gestori di apparecchi.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
10/02/2021 13:54:59


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Economia

Fenomeno Lo/No, il boom del vino dealcolato: i giovanissimi lo vogliono >>>

I quattro scenari indicati nel Def che fanno paura al governo italiano >>>

Sale la soglia Isee per il bonus sociale per luce e gas >>>

Il governatore di Bankitalia fa sognare imprese e famiglie >>>

San Marino, è qui il nuovo paradiso fiscale: tasse al 6% per 10 anni >>>

Meno tasse per chi guadagna meno di 50mila euro: così può cambiare l'Irpef >>>

Vino Nobile di Montepulciano in salute: crescono produzione e mercato interno >>>

Angelo Gaja, il genio che ha cambiato il modo di fare il vino in Italia >>>

Bonus ristrutturazione 2024: dai beneficiari ai lavori ammessi. Tutto quello che c'è da sapere >>>

Case green: è allarme costi riqualificazione e svalutazione degli immobili >>>