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Mozione de La Sinistra per Castello sull'edilizia residenziale pubblica

Perchè il governo ne tenga conto nel Recovery Fund

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La Sinistra. Per Castello propone all’attenzione del consiglio comunale e del governo cittadino una mozione predisposta dall’Unione Inquilini per intervenire su parlamento e governo nazionale affinché, nella programmazione dell’utilizzo del Recovery Fund,  possa essere prevista una postazione di bilancio congrua al raggiungimento di almeno complessivi 15 miliardi di euro in cinque anni, necessari a definire un Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica che aumenti significativamente la disponibilità di alloggi a canone sociale.

L’emergenza COVID, oltre ai danni consistenti alla salute pubblica, rischia di mettere in grave difficoltà i cittadini più fragili privi delle coperture economiche necessarie a far fronte alla fase. Il rischio della perdita della casa va assolutamente evitato. Inoltre, il “comparto edilizio” può avere forti potenzialità nel sostenere la ripresa una volta superata l’emergenza sanitaria e, per non diventare occasione di cementificazione del territorio, il suo rilancio deve passare proprio attraverso il recupero degli immobili pubblici e privati lasciati vuoti, un vero e proprio strumento di riqualificazione del tessuto urbano.

Auspichiamo che la nostra proposta possa essere presa nella dovuta considerazione.

La Sinistra. Per Castello

 

Il testo della mozione

 

Il Consiglio Comunale del Comune di Città di Castello riunito il giorno ……………….. in seduta ordinaria/straordinaria presso la propria sede istituzionale

 

VALUTATO

Come l’emergenza COVID abbia prodotto, assieme ai danni consistenti alla salute pubblica, una drammatica crisi economica che ha colpito duramente i cittadini più fragili privi delle coperture economiche necessarie a far fronte alla negativa congiuntura;

 

Come tale crisi abbia visto nuovamente salire i dati della emergenza abitativa;

 

Come, indipendentemente dal numero delle famiglie coinvolte, il rischio della perdita dell’alloggio rappresenti un drammatico evento di deprivazione, capace di produrre una acuta sofferenza sociale da non poter sottovalutare;

 

CONSIDERATO

Come gli interventi sociali nel settore abitativo siano ricompresi nel punto 19 del Pilastro Sociale Europeo e non a caso tra le priorità delle Istituzioni europee, con gli interventi strutturali in materia di transizione ecologica;

 

Come il capitolo dell'edilizia residenziale pubblica sia citato inequivocabilmente ed in maniera limpida nelle raccomandazioni europee all’Italia, come priorità di spesa, a partire dalla Raccomandazione n. 2: “Accesso al sistema di protezione sociale adeguati”;

 

Come il Recovery Fund rappresenti un’occasione da non perdere per recuperare un gap che vede l’Italia scontare, un deficit strutturale di alloggi a canone sociale fermandosi ad un 3,7% di Edilizia Residenziale Pubblica difronte alla media Europa del 16%;

 

Come tale comparto, per non diventare occasione di cementificazione del territorio, debba vedere il suo rilancio attraverso il recupero degli immobili pubblici e privati lasciati vuoti a degradare e come strumento anche di riqualificazione del tessuto urbano;

 

Come il “comparto edilizio” abbia forti potenzialità nel sostenere una possibile ripresa una volta superata l’emergenza sanitaria;

 

RICORDATE

 

le 650.000 famiglie inutilmente inserite nelle graduatorie per l’accesso agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica su tutto il territorio nazionale, le 600.000 famiglie che nei mesi scorsi hanno chiesto contributi affitto non arrivati od arrivati con importi del tutto insufficienti, le centinaia di migliaia di famiglie con sfratto ed i relativi proprietari, coinvolti nella crisi del sistema;

CHIEDE

al Presidente del Consiglio,

al Ministro competente,

a tutti i Gruppi parlamentari di Camera e Senato, indipendentemente dalla loro collocazione istituzionale, di adoperarsi affinché sia inserito nella programmazione dell’utilizzo del Recovery Fund una postazione di bilancio congrua, al raggiungimento di almeno complessivi 15 miliardi di euro in cinque anni, necessari a definire un Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica che aumenti significativamente la disponibilità di alloggi a canone sociale. Somma al cui raggiungimento possono contribuire la confluenza non solo di quelle"Next Generation UE", ma anche i Fondi Strutturali 2021-27, ed anche i 970 milioni di euro ex GESCAL che risultano dopo.25 anni ancora inutilizzati.

DA' MANDATO

Di trasmettere immediatamente al Presidente del Consiglio, al Ministro Competente ai Presidenti dei Gruppi parlamentari di Camera e Senato, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Senato della Repubblica il testo del presente O.d.g. approvato a maggioranza/unanimità dal Consiglio comunale del Comune di Città di Castello nella seduta del ……………………….

Redazione
© Riproduzione riservata
17/01/2021 13:22:01


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