L'istituto d'arte di Anghiari "torna" con Arezzo
Il professionale Vasari ha attivato l'indirizzo di tecnico del legno
Un ritorno con Arezzo e un distacco da Sansepolcro e dal percorso liceale per intraprendere quello tecnico professionale. È la scelta di campo fatta dall’istituto statale d’arte di Anghiari per la lavorazione del legno, il restauro del mobile antico e l’ebanisteria. Il tecnico professionale “Giorgio Vasari” di Arezzo, che ha nell’anghiarese Roberto Santi (nella foto) il suo dirigente e che comprende anche il Margaritone, ha attivato di recente l’indirizzo di Tecnico del Legno, riservato proprio alla grande tradizione artigiana che caratterizza il paese di Baldaccio. Un’operazione che rientra nell’ottica della valorizzazione del “made in Italy” e delle eccellenze del territorio. Nel programma didattico rientrano tutte le materie presenti nell’istituto di Anghiari, quindi restauro, tarsia, intaglio, laccatura e doratura, più liuteria medievale e rinascimentale. Arezzo e Anghiari accomunate dai due eventi, Fiera dell’Antiquariato e Mostra Mercato dell’Artigianato e anche dalla cultura del legno, del restauro e dell’ebanisteria. Come si ricorderà, l’inizio dell’attuale anno scolastico era stato piuttosto “caldo” ad Anghiari, dove oggi è rimasta fisicamente soltanto la classe quarta (una decina di frequentanti in totale), mentre gli studenti della prima e della seconda sono stati trasferiti al liceo artistico “Giovagnoli” di Sansepolcro. Nel frattempo, però, si era aperto il confronto con l’istituto aretino, che con questo specifico indirizzo garantisce un diploma qualificante, grazie al quale si potrà entrare nel mondo del lavoro oppure proseguire all’università. Quali sono le differenze sostanziali a livello di impostazione? Con l’appartenenza al tecnico professionale vi sono più ore di laboratorio (e quelli moderni di Anghiari permetteranno l’apprendimento di metodi e potenzialità di un settore proiettato nel futuro con la creatività) e la possibilità di sostenere stage nelle botteghe del posto. “Un ritorno al passato – ha commentato il sindaco di Anghiari, Alessandro Polcri – e ringrazio il professor Santi, che nel giro di pochissimo tempo ha messo in piedi questo corso di prestigio, collocandolo nella cerchia del “made in Italy”: ciò vuol dire che metterà in tasca un qualcosa da spendere subito, perché oltre alla figura dell’artigiano classico vi è anche quella che potrà lavorare all’interno di uno stabilimento, utilizzando le tecnologie a disposizione della modernità. Un legame forte fra l’antico, il presente e il futuro, che si prendono per mano: l’attivazione del corso permette per la prima volta ad Anghiari di interagire con l’intera provincia di Arezzo”. Chi deciderà di iscriversi, potrà pertanto scegliere di specializzarsi nella costruzione del mobile come nel restauro e nella liuteria, apprendendo le antiche arti e con piani di studio specifici a seconda del singolo indirizzo.
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