Coronavirus: frena il contagio (23232), ma il numero dei decessi è drammatico (853)
Spiega l’Iss: «Stiamo assistendo a una strage di morti “per” Covid e non “con” Covid»
Il contagio frena ma il bollettino quotidiano è listato a lutto per 853 morti in sole 24 ore. Uno dei peggiori dati da marzo quando un solo giorno si superarono di 900 decessi. I nuovi contagi sono invece 23.232, solo 302 in più di ieri ma con circa 40mila tamponi in più. Soltanto sei i posti letto in più occupati nelle terapie intensive, mentre sono 180 quelli nei reparti di medicina. Stabili a quota 4.886 i casi in Lombardia, mentre risalgono un po’ da 1.730 a 2.070 in Piemonte con mille tamponi in più. Un’altra giornata pesante per il bilancio delle vittime del Covid-19 in Alto Adige: l'Azienda sanitaria provinciale segnala altri 16 decessi, cifra che porta a 490 il totale dei morti dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Vengono, inoltre, registrati altri 160 nuovi casi positivi, cento in meno di ieri. Oggi su quasi 28 mila tamponi nel Lazio (+7.627) si registrano 2.509 casi positivi (+168), 62 decessi (+14) e +540 guariti. scende sotto al 9% il rapporto tra i positivi e i tamponi.
Che stiamo assistendo a una strage di morti “per” Covid e non “con” Covid torna spiegarlo l’Iss. I decessi per Covid in Italia non sono sovrastimati, «al contrario è probabile anzi che siano sottostimati quelli dei mesi di marzo e aprile» poiché «in questo periodo, molti pazienti sono deceduti senza essere testati e le loro informazioni non sono state inserite nel Sistema di Sorveglianza», è scritto nell'approfondimento «Come si calcola la mortalità associata al Covid-19», pubblicato sul portale.
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