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Mondo Economia: intervista ad Adelmo Bucciovini, storico albergatore di Sansepolcro

"La città negli ultimi anni ha toccato veramente il fondo: senza interventi urgenti sarà un dramma"

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È un biturgense doc, di quelli molto attaccati alla sua Sansepolcro. Ed è proprio per questo motivo che spesso prende posizioni decise su determinate questioni: perché vorrebbe sempre vedere il Borgo nella sua veste migliore. Adelmo Bucciovini, titolare dell’albergo Fiorentino in via Luca Pacioli, dice la sua anche sui problemi, oramai “atavici”, del centro storico, proponendo le sue soluzioni. 

Bucciovini, quali ripercussioni ha avuto sulla sua attività il periodo più in generale del Covid-19?

“Ha praticamente azzerato le previsioni e il presente. Abbiamo avuto una serie di annullamenti multipli di camminatori e turisti che avevano prenotato da lungo tempo. Abbiamo dovuto dare dei bonus ai singoli anziché per il gruppo, al posto della restituzione delle caparre. In estate si era rivisto un po’ di movimento, ma soltanto di ospiti senza prenotazione; soltanto un “mordi e fuggi” e niente altro”.

La Toscana è zona arancione. Cosa ne pensa delle disposizioni governative messe in atto in ultimo dal governo?

“Dico che per l’ambito del commercio comincia a farsi dura e penso che probabilmente i provvedimenti sono stati presi alla carlona, ma l’errore di fondo è stato commesso mesi addietro: ci siamo presi troppe licenze al momento della riapertura, in maggio e in giugno, quando invece avremmo dovuto stare attenti. Purtroppo, la gente non ha saputo gestire la riacquisita libertà di movimento e in contemporanea la comunicazione dei contagi non è stata chiara; così gli italiani, già confusi, ne hanno approfittato in maniera eccessiva, a cominciare da quelli che non hanno resistito nell’andare all’estero. Forse era il caso per una volta di fare un piccolo sacrificio e adesso paghiamo tutti il conto, con la differenza che qualcuno si è rimesso in carreggiata e altri no. Una libertà eccessiva da parte dei cittadini, combinata con un governo dimostratosi incapace, che ha snocciolato numeri sull’andamento della pandemia senza una seria analisi della situazione. Scusate la battuta, ma mi sembrava che qualche volta ci dessero i numeri come nel gioco del lotto, poi la gente è andata in confusione”.

Lei è titolare di un albergo nel centro storico di Sansepolcro. Già, il centro storico, del quale si parla da anni senza mai trovare una soluzione. Cosa si può e si deve fare per ridare alla parte più antica il ruolo che ad essa spetta?

“Bisogna intanto fare in modo che torni a essere il contenitore del passeggio, ma occorre una gestione oculata della situazione, nel senso che da una parte bisogna evitare che si trasformi in dormitorio e dell’altra però che non diventi una discoteca a cielo aperto, perché ciò porterebbe beneficio solo a pochi ma aumenterebbe il degrado e la micro criminalità. Per ciò che riguarda manifestazioni ed eventi, occorre una maggiore armonizzazione: non esiste solo settembre. Per fare questo ci vogliono dei professionisti e poi non é vero che i soldi non ci sono, dobbiamo solo spenderli meglio per eventi di qualità. Mi farebbe poi piacere che i commercianti, invece di stare a lamentarsi, si coordinassero fra loro per garantire le aperture nei momenti in cui il movimento di persone è più intenso, dando a esse la possibilità di girare dentro la città senza andare nei centri commerciali”.

E dello stato di degrado che si nota in alcune parti di Sansepolcro?

“Anche questo fattore incide moltissimo sull’appetibilità della città. Penso per esempio, in estate, a persone che vogliono godersi una serata al tavolo del ristorante e che magari si debbono sorbire gli schiamazzi di chi tiene un comportamento meno rispettoso. Se poi usciamo dall’arco e ci rechiamo a Porta Fiorentina… meglio non parlarne! Evito persino di girare lo sguardo sui giardini: soste selvagge di motorini rumorosi e da sequestro, con un uso delle aiole che sarebbe da impedire a suon di multe anche salate. Spesso assistiamo a vere e proprie “cagnarre” e mi domando: ma i controlli non ci sono?...ma lasciamo stare! L’unica medicina sarebbe una bella multa, perché solo quando è toccata nel portafogli la gente comincia a capire. Il problema del degrado e delle soste selvagge non riguarda solo il centro storico ma anche le periferie: tutti vedono ma nessuno fa nulla. Sansepolcro negli ultimi anni ha toccato veramente il fondo”.

In tutta sincerità, da decenni si parla di turismo a Sansepolcro. Ma cosa è stato realmente fatto per il turismo in questa città?

“Ci sono stati, a parere mio, tentativi singoli, frammentati e slegati. È mancata insomma la necessaria coesione: ogni operatore ha pensato per sé e non c’è stato spirito di gruppo. E porto un esempio: il nuovo piano del traffico di Sansepolcro non è servito a niente. Invece di invertire i sensi di marcia, che in qualche caso hanno più complicato che risolto la situazione, sarebbe stato meglio lavorare per regolamentare e limitare il traffico in funzione dei commercianti. Non è possibile vedere i camioncini del carico e dello scarico a tutte le ore: in questo modo, non si incentiva il passeggio e la frequentazione del centro storico. Mi sembra allora più opportuno adottare determine inflessibili per rendere più pedonale il nostro corso. Ancora una volta i "nostri soldi" spesi male, forse per fare qualche favore a qualcuno”.

Cosa ne pensa del nuovo parco commerciale previsto nell’area ex Boninsegni alla zona industriale di Santafiora?

“Ne penso male, ma torno al discorso di prima: se vi fossero state lunghe vedute e una maggiore coesione da parte dei commercianti, con assieme un maggiore polso del Comune in questa direzione, oggi qualcuno sarebbe stato probabilmente scoraggiato dal solo pensiero di un nuovo centro commerciale. Con una situazione forte del commercio in città, gli altri avrebbero desistito dal proposito e l’amministrazione comunale avrebbe dovuto essere più determinata nell’insistere. Chiudo con un consiglio proprio ai commercianti, visto che si parla di soste selvagge (una vera vergogna): se possibile, lasciate l’auto parcheggiata fuori dal centro storico, altrimenti ognuno di voi va a occupare il posto dei potenziali avventori e clienti”.

Redazione
© Riproduzione riservata
12/11/2020 09:55:31


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