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Politica confusionaria a Sansepolcro: splendono solamente i "ragazzi" di Fratelli d'Italia

Dopo 54 mesi le "solite persone" si svegliano dal letargo alla caccia di poltrone

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Politica a Sansepolcro in pieno fermento: fra i partiti più attivi si registra Fratelli d’Italia, che sabato 7 novembre inaugurerà la sede cittadina in via Niccolò Aggiunti alla presenza dei vertici regionali e provinciali del partito, ma divertiamoci un po’ a fare il punto della situazione attuale su partiti e liste civiche biturgensi. Iniziamo con le liste civiche e i movimenti che stanno al governo di Sansepolcro. “Democratici per Cambiare”: dopo dieci anni di vita, il movimento civico sta mostrando segnali di cedimento. Le dimissioni del vicensindaco Luca Galli e l’uscita del neo-consigliere Simona Bartolo (che ha optato per il Gruppo Misto) hanno amplificato gli screzi già da tempo percepiti. Difficile capire se vi sarà in futuro questo movimento, oppure se si scioglierà, con una parte che rientrerà nel Pd e un’altra che si posizionerà qua e là nei vari schieramenti. “Il Nostro Borgo” è una lista civica probabilmente destinata a scomparire poiché nata quattro anni fa solamente in funzione della campagna elettorale in appoggio al sindaco Mauro Cornioli e composta per gran parte da esponenti di area centrodestra. “Insieme Possiamo”: la veste civica di Rifondazione Comunista tornerà con ogni probabilità a svolgere politica nella sua versione ufficiale. In caso di ricandidatura del sindaco Cornioli, certo il sostegno di Democratici per Cambiare e “Insieme Possiamo”; da capire invece la posizione de “Il nostro Borgo”, all’interno del quale i maldipancia non mancano. Passando al centrosinistra, la situazione è molto statica e i risultati ottenuti alle recenti regionali non generano certamente entusiasmo. Il “Partito Democratico” è saldamente in mano ad Andrea Laurenzi, che fa il bello e il cattivo tempo e che sta tentando di ricomporre tutto il centrosinistra con gli altri movimenti, che però in città non rivestono peso (Italia Viva, Liberi e Uguali, Azione). Da verificare invece quale sarà la strategia che adotterà il “Partito Socialista”. Centrodestra fra luci e ombre. I numeri stanno dalla sua parte, ma il sole splende soltanto su “Fratelli d’Italia”; nubi all’orizzonte, infatti, si affacciano sul partito più votato in città, la “Lega”, dove sembra in atto uno scontro interno per la leadership del partito. È noto che sul carro dei vincitori vogliono un po’ tutti salire, ma crediamo che l’attuale segretario Valerio Mercati meriterebbe un maggior rispetto, in quanto leghista di lungo corso (anche quando le cose non andavano bene), sempre presente nei vari gazebo e, se necessario, pronto persino a frugarsi in tasca. “Forza Italia” è sempre ancorata a Tonino Giunti, ma qualche problema esiste anche per una realtà che non è più quella aggregante di una volta e ciò potrebbe essere dovuto anche al suo leader storico, Silvio Berlusconi. Abbastanza agguerrito, ma ancora da pesare, il movimento “Noi per Sansepolcro”, che annovera tanti fuoriusciti da Forza Italia, mentre rimane da capire dove si posizionerà l’altro movimento, “Cittadini per Sansepolcro”, molto attivo fino al 2019 ma praticamente scomparso nel 2020. Il “Movimento 5 Stelle”, che ha subito una sensibile contrazione a livello nazionale, non si è radicato più di tanto a Sansepolcro e in Valtiberina, nonostante il suo segretario Catia Giorni sia battagliera. Con molta probabilità, i “grillini” si potranno aggregare al centrosinistra, anche se una parte strizzerà l’occhio al centrodestra. Tutto questo fermento non potrebbe poi finire qui. Si mormora infatti sulla possibile composizione di altri movimenti civici. Siamo di fronte a una situazione che se da un lato sembrerebbe facile per un centrodestra compatto, dall’altra va a cozzare contro le ambizioni di determinati personaggi, che rischiano di combinare una bella frittata. Di una cosa sono tutti certi: Sansepolcro non ha bisogno di un sindaco, ma di un gruppo di persone che amano il Borgo e possibilmente che vi siano nati, cresciuti e che vivano la città. Basta con le solite facce che si vedono solo alla vigilia delle campagne elettorali e per 54 mesi stanno in letargo, per risvegliarsi solo per andare a caccia di poltrone o di oppurtunità. Non è accettabile che una comunità ricca di storia come appunto è Sansepolcro diventi prerogativa – come avvenuto in passato o potrebbe avvenire in futuro – di gente proveniente da Anghiari, Monterchi, San Giustino e Arezzo. Della serie: Sansepolcro ai biturgensi; o meglio, ai borghesi!      

Claudio Roselli          

Redazione
© Riproduzione riservata
27/10/2020 15:55:24


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