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Covid, il nuovo Dpcm chiuderà palestre e piscine, teatri, concerti, spettacoli e stazioni sciistiche

Bar e ristoranti aperti fino alle 18 ma non la domenica. Atteso l’annuncio di Conte

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Stop all'attività di palestre, piscine e sale giochi e anticipo dell'orario di chiusura per il settore della ristorazione. Sono questi i due interventi principali per frenare l'aumento dei contagi di cui si è discusso  nella riunione tra il premier Giuseppe Conte, e i capi delegazione della maggioranza. E' quanto prevede una bozza di Dpcm, il testo non è definitivo, potrebbero ancora esserci modifiche sostanziali. L'anticipo della chiusura dei locali, si apprende ancora, non comporterebbe però un anticipo del coprifuoco in termini di divieto di circolazione. Le nuove misure anti-Covid entreranno in vigore da domenica 25 ottobre. Nel testo, invece, non è individuato il lasso di tempo per il quale le misure saranno valide. Nella bozza, infatti, è indicato il mese di "novembre" ma non è segnato il giorno. Il possibile stop a ristoranti e bar dopo le 18 decorrerà, invece, da lunedì 26 ottobre.

Verso il blocco dei confini tra le Regioni
Nel corso dell'incontro si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto: «Valutiamo insieme se limitare anche lo spostamento tra Regioni ad attività di lavoro e studio». E' quanto avrebbe detto il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, secondo quanto si apprende, nel corso della riunione con Regioni, Comuni e Province. «E' il momento delle scelte, dobbiamo mettere subito in sicurezza sanitaria il paese - ha aggiunto - per tutelare la salute di tutti e per far sopravvivere la nostra economia». 

Ristoranti e bar chiusi dalle 18 e tutta la domenica
A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico ; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
25/10/2020 06:10:51


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