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Coronavirus, Johnson: “In Gran Bretagna tre livelli di restrizioni”

Previsti blocchi in molte aree della Francia

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Assomiglia sempre più a uno tsunami la seconda ondata di coronavirus che si sta abbattendo su tutto il pianeta. Di giorno in giorno, ogni nuovo record di contagi viene stracciato dal dato successivo: poche ore dopo aver superato la soglia dei 37 milioni di casi nel mondo, se ne contano già quasi 37 milioni e 300 mila. E preoccupa lo stato di salute dell'Europa, dove la diffusione del Covid-19 galoppa al ritmo di oltre 120 mila casi al giorno, con un incremento dell'8,3% rispetto al giorno precedente. 

In Gran Bretagna tre livelli di restrizioni
"Un lockdown generale" come in primavera "non sarebbe la cosa giusta" ma allo stesso tempo "non possiamo lasciare che la malattia faccia il suo corso: ciò porterebbe a molte morti e il sistema sanitario sarebbe sopraffatto". Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson comunicando al parlamento britannico la decisione di introdurre un lockdown con "tre livelli" di gravità delle restrizioni a seconda delle zone del Regno.  Liverpool sarà inserita al livello più alto nel sistema di lockdown illustrato dal premier inglese: vietati gli incontri nelle case e tutti i pub e i bar saranno chiusi. Inoltre saranno chiusi palestre, centri ricreativi, negozi di scommesse e i casinò.

Allerta massima in Francia
La Francia, con i 16 mila casi registrati ieri, un’impennata dei ricoveri in terapia intensiva e i gli oltre 32 mila morti dall’inizio dell’epidemia, è alle prese con un numero di contagi che spaventa le autorità e obbliga il governo ad estendere le aree nelle quali è prevista la massima allerta. Un esempio su tutti, la zona attorno Parigi: il 17% dei test sul coronavirus effettuati nella regione francese dell'Ile-de-France risulta positivo. A renderlo noto è il direttore dell'agenzia regionale di salute, Aurélien Rousseau, parlando a Bfmtv. «E' un dato che non ci saremmo mai aspettati» ha commentato, mentre l'emittente lo descrive come «un segno del fatto che la situazione peggiora sempre di più». Rousseau ha sottolineato che nella regione, la più popolosa di Francia, «tra le persone di età compresa fra 20 e 30 anni ci sono oltre 800 casi positivi, la soglia d'allerta è 50», «da tre giorni, ed ecco l'allarme, queste cifre aumentano molto velocemente tra le persone anziane, il che significa che c'è passaggio tra le generazioni, e questa è la nostra maggiore preoccupazione». Nell'Ile-de-France sono 473 i malati di Covid-19 in rianimazione, che occupano cioè il 42% dei letti a disposizione.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
13/10/2020 05:34:17


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