Città di Castello: badante prosciolta dalle accuse di maltrattamenti verso l'anziana che accudiva
I fatti risalgono all'aprile del 2016: la donna era stata condannata a due anni e tre mesi
Era stata condannata a due anni tre mesi di reclusione senza la sospensione della pena e il riconoscimento delle attenuanti, più il pagamento delle spese processuali. A distanza di oltre quattro anni, è stata assolta. I fatti risalgono all’aprile del 2016 a Città di Castello, quando una colf di origine rumena, oggi 66enne, era stata arrestata per maltrattamenti e lesioni nei confronti dell’anziana di 86 anni che lei accudiva. In quella circostanza, la badante aveva anche trascorso nove giorni agli arresti domiciliari. Stamani a Perugia, davanti alla corte d’appello presieduta dal dottor Giancarlo Massei, l’imputata è stata prosciolta da tutte le accuse mosse nei suoi confronti perché il fatto non sussiste. La colf rumena aveva per legale di fiducia l’avvocato tifernate Gabrio Giannini.
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